ESIODO. Le opere e i giorni
- Questo evento è passato.
10 Maggio, 2019 17:00 - 19:00
Evento Navigazione
L’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere e la Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare invitano il Corpo Accademico e la S.V. alla presentazione del volume:
ESIODO
Le opere e i giorni
Traduzione di GRAZIANO ARRIGHETTI
Introduzione di LUCIANO CANFORA
Progetto editoriale a cura di:
Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare
Indirizzi di saluto e introduzione:
CLAUDIO CARCERERI DE PRATI
Presidente dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere
Interventi di:
OTTAVIO di BEVILACQUA – Docente di Filosofia al Liceo Ginnasio Scipione Maffei
Esiodo e il poema di Δίκη
MARCELLO MARIA FRACANZANI – s.o. – Giudice della Suprema Corte di Cassazione
Una collana di classici per la Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare: alle radici dell’idea di giustizia
FABRIZIO DI MARZIO – Giudice della Suprema Corte di Cassazione
La giustizia dei campi
Seguirà rinfresco
Le opere e i giorni è il più antico testo pervenutoci che affronta il tema dell’agricoltura in modo programmatico. Non lo fa con semplici riferimenti, magari poetici, non lo fa con un approccio mitico o teologico, non lo fa in modo superficiale. Al contrario, l’argomento è trattato in modo preciso, concreto, in un certo senso scientifico, comunque nel modo più serio e dedicato che potesse essere richiesto ad un autore, un grande autore, di quell’epoca. Certo, le conoscenze acquisite al giorno d’oggi possono indurci a guardare con benevolenza ai consigli che vi sono contenuti; altresì, l’interesse dello storico può essere – al più – quello di ricavare dei dettagli sulla vita e l’economia agricola di tempi tanto lontani. Se solo questi fossero i doni dell’antico testo, non avrebbe senso curarne una nuova edizione da proporre al pubblico d’oggi. Non è un’edizione (solo) per eruditi, non per (solo) sognatori del tempo passato. Forse, il valore del testo risiede proprio nella consapevolezza dell’importanza, dell’essenzialità dell’agricoltura, non tanto per il sostentamento alla vita, ma proprio per affrontare la vita, con le opere lungo i giorni. È quindi l’approccio all’agricoltura (e, in fondo, alla vita) la riflessione essenziale che ci viene offerta, la sua essenziale dignità tralatiziamente compulsata da una pretesa quanto malintesa primogenitura dell’industria, quando non addirittura del commercio o della finanza, dove le opere sono spesso affrettate e maldestre, i giorni appiattiti ed eguali. Il contributo dell’Accademia – nel suo primo quarto di millennio, pur meno di un decimo di vita dello scritto che presenta – è dunque voler sollecitare la riflessione sulla centralità dell’agricoltura e sulla giustizia che ne deve seguire, ammonendo i giudici.