Antonio Righi racconta ad Antonio Cagnoli di essersi recato dal comandante dei francesi e che questi gli ha detto che due suoi periti insieme a due periti dell’Accademia avrebbero potuto definire il danno. Righi prega Cagnoli di venire a Peschiera e di parlare con il Provveditor della città
Scrittura: A mano
1793 Giugno
Minuta in Francese scritta da Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – per una lettera da inviarsi al cittadino Generale nella quale viene spiegato che la piantagione dei gelsi è dell’Accademia e che i proventi servono a finanziare i premi annuali per favorire l’agricoltura, chiedendo infine il risarcimento dei danni provocati dai soldati.
1793 Giugno
Antonio Righi si è recato dai francesi per farsi pagare i danni, come consigliato dall’Accademia, ma si è sentito rispondere che quelle piante sono loro.
1796 Giugno
Angelo Morosini e Tomà Correr della Deputazione alla Agricoltura del Magistrato dei Beni Inculti lodano il lavoro dei soci dell’Accademia ed in particolare la storia della stessa per l’anno 1795, compilata dal Dr. Pietro Venini.
1796 Giugno
Giambattista Albrizzi della Magistratura dei V Savi alla Mercanzia loda il lavoro dei soci dell’Accademia ed in particolare la storia della stessa per l’anno 1795, compilata dal Dr. Pietro Venini.
1793 Giugno
Antonio Righi avverte l’Accademia che sugli spalti esterni della fortezza i gelsi sono stati tutti spiantati e che erano i più belli e i più giovani e che verso e da Peschiera si muovono più di duemila soldati. Sullo stesso foglio minuta di Cagnoli che dopo aver espresso il rincrescimento per “..lo spianto..” dei gelsi propone di “..fare qualche rimostranza…”, con buone maniere e magari chiedere un compenso, ma con una promessa scritta.
1793 Giugno
Antonio Righi avverte l’Accademia che sia i francesi che i tedeschi hanno provocato gravi danni ai “Morari” (gelsi) e che tale danno dovrà essere sopportato dall’Accademia stessa.
1796 Maggio
Giambattista Albrizzi della Magistratura dei V Savi alla Mercanzia loda sia il problema agrario messo a concorso per l’anno 1796/97 sia la dissertazione del Dr. Girolamo Alghisi sul tema dell’allattamento materno.
1796 Maggio
Angiolo Morosini e Tomà Correr, della Deputazione alla Agricoltura del Magistrato dei Beni Inculti, si compiacciono di rilevare che il problema del “Giavone” sia stato risolto ed aspettano più copie dell’opera non appena questa sarà stampata , lodano il problema messo a concorso per l’anno 1796/97, relativo al possibile aumento dei bozzoli da seta, ed anche con molte parole il lavoro di Alghisi sull’allattamento materno. Infine approvano l’iniziativa di rivolgere a tutti i Soci tanti quesiti sulla situazione agraria della provincia di Verona.
1796 Maggio
Giangiuseppe Marogna ed Antonio Cagnoli, rispettivamente Presidente e Segretario perpetuo dell’Accademia dichiarano che Angelo Marcantoni – bidello – ha ben svolto il proprio incarico.