Relazione di Francesco Cagnoli per descrivere la memoria dell’Accademico Bartolomeo Danieli, memoria che tratta della coltivazione del Colrat e del Ravizzone.
Scrittura: A mano
1801 Agosto
Lachini – Commissario Straordinario di Governo nel Dipartimento del Mincio – esprime il suo compiacimento perla storia dell’accademia relativa all’anno 1800.
1801 Agosto
Lachini – Commissario Straordinario di Governo nel Dipartimento del Mincio chiede un consiglio all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti su due problemi: il primo relativo alla costruzione di un maglio del rame sulla riva destra dell’Adige, il secondo relativo alla apertura di un nuovo canale di irrigazione per il territorio veronese.
1801 Luglio
La Municipalità di Verona invita il Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti – Carlotti – ad intervenire con i suoi soci alle celebrazioni per il “…ritorno degli infelici deportati di Cattaro..”.
1801 Luglio
Il Commissario Straordinario di Governo nel Dipartimento del Mincio – Lachini – invia alla Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti un fascicoletto sull’arte di fare il vino pubblicato da un autore francese.
1801 Luglio
Lettera della municipalità di Verona della Repubblica cisalpina che chiede all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti un quadro decennale dell’importazione ed esportazione del grano nel veronese nonché un sommario delle leggi venete sull’argomento.
1801 Luglio
I Fabbriceri dell’Anfiteatro dell’Arena, nominati dal Consiglio di Reggenza dell’Accademia, nelle persone di Carlotti e Cagnoli. Chiedono all’Accademia se il Cittadino Antonio Fogherle può essere autorizzato a costruire nel Covolo che è in animo di affittare, un pavimento in legno, un camino ed altro senza “..deturpare l’aspetto esteriore..”.
1801 Luglio
Luigi Mabil trasmette a Benedetto dal Bene (sic) – Segretario perpetuo dell’Accademia – una sua operetta che dice “..frutto di tranquilli ozi solitari e nata ..nel silenzio delle antiche contrade..”
1801 Giugno
Francesco Tommasi si rivolge ai Cittadini Accademici perché si impegnino a far costruire una fabbrica atta a imbiancare la cera usata e contemporaneamente lavori la cera nuova.
1829 Luglio
Presidente e Segretario dell’Accademia si rivolgono al cittadino Luchini commissario organizzatore illustrando la storia, l’organizzazione e le attività dell’Accademia e chiedendo che il Governo della Cisalpina confermi le pensioni che l’Accademia aveva ottenuto dall’ex Governo Provvisorio Veronese: ciò permetterà all’Accademia di tornare alla primitiva sua attività.