La Municipalità di Verona sollecita la risposta dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona circa il nome dell’agricoltore da premiare come previsto dal Governo.

Tal Giovanni Andrea Storari scrive al Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per avvisarlo di essere in grado di costruire una macchina capace di aspirare qualsiasi quantità d’acqua.

L’Accademico Paolo Dionisi indica in Padre Fra Giorgio, coltivatore dell’Orto Botanico dei Cappuccini l’agricoltore meritevole del premio previsto dal governo

L’Accademico Bonifazio di Canosa indica in Padre Fra Giorgio, coltivatore dell’Orto Botanico dei Cappuccini l’agricoltore meritevole del premio previsto dal governo

L’Accademico Carlo Cristani indica in Padre Fra Giorgio, coltivatore dell’Orto Botanico dei Cappuccini l’agricoltore meritevole del premio previsto dal governo

Il Commissario Straordinario di Governo nel circondario dell’Adige – Mosca – chiede all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona la stessa cosa chiesta dalla Municipalità di Verona nella lettera di cui al punto precedente.

Mosca – Commissario Straordinario di Governo nel circondario dell’Adige – invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona una copia dei sei programmi banditi dall’Accademia di Belle Arti di Milano perché li facciano conoscere agli artisti veronesi.

Il Presidente della Commissione alle Acque Veronesi – Polfranceschi – chiede all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di poter esaminare la copia esatta di una memoria datata 1° Giugno 1781, memoria compilata da alcuni idraulici (di cui non si leggono i nomi) “…relativamente all’asciugamento delle nostre valli.”.