I soci Buri e Trevisani relazionano al Consiglio di Reggenza l’esito dell’incontro con la Municipalità di Verona, nel quale hanno concordato che le cure per l’Anfiteatro nonché le ispezioni per controllarne lo stato non sono doveri della sola Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti, ma con la concomitante presenza della stessa municipalità.
Scrittura: A mano
1805 Settembre
Il Dottor Giovanni Maria Zecchinelli ha scritto un opera sulla febbre gialla e la invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, con una lettera piena di piaggeria.
1805 Settembre
Verbale della riunione del Consiglio di Reggenza dell’Accademia, in preparazione di un assemblea generale dei Soci da tenersi in data non indicata.
1805 Settembre
La Municipalità di Verona, venuta a sapere che Giovanni Francesco Lanciai conduttore dell’Arena, ha versato 1000 Lire sui redditi della medesima, a favore dell’Accademia, ricorda che tali pagamenti devono essere fatti solo su mandato della stessa Municipalità.
1805 Agosto
La prefettura dell’Adige a firma Galvagna invita gli Accademici a presenziare al solenne Te Deum che si terrà nella Cattedrale, a Mezzogiorno in punto del 16 Agosto 1805, come decretato dal Viceré.
1805 Luglio
La Municipalità di Verona invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona un volume sulla coltivazione del riso del celebre Spolverini perché venga tenuta a sua disposizione.
1805 Giugno
Verbale della Sessione (Adunanza dei Soci effettivi) dei Soci dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona nella quale la decisione più importante riguarda la elezione della nuova reggenza che risulta così composta: Alessandro Carli – Presidente; Giovanni Danese Buri e Luigi Trevisan – Assessori; Antonio Guerrieri – Depositario.
1805 Giugno
Commissario Straordinario di Governo nel circondario dell’Adige – Galvagna – informa l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che l’arrivo di Sua Maestà Imperatore e Re è prevista per il 15 corrente mese.
1805 Giugno
Vincenzo Rossini offre all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona la collezione di sete colorate corrispondenti al campione già offerto (vedi lettera del 16 Maggio 1805), collezione che “…non deve certo invidiare produzioni in simil genere dei principali artisti d’Europa ”.
1805 Maggio
Il Commissario Straordinario di Governo nel circondario dell’Adige ha nominato una commissione composta dai Sig.ri Medici Municipali (sic!), da Cagnoli e da Trevani per raccogliere e custodire le opere di ingegno da esporre nelle “Sale di dimostrazione”. Invita l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di procurarne in grande quantità e di consegnarle alla commissione. (la firma è del Segretario Generale essendo il Commissario assente).