Appunto senza data (ma riconducibile alla data della lettera di cui al punto precedente) e consegnato a mano al Segretario perpetuo dell’Accademia – Benedetto del Bene – nel quale Vincenzo Rossini indica i costi di quanto ha offerto, usando come divisa lo Scudo di Fiandra (ciò si evince dalla minuta di cui al punto successivo) che però chiama “Crocioni”. (Forse dall’aspetto di una faccia della moneta citata).
Scrittura: A mano
1805 Sconosciuto
Minuta datata 10 Giugno 1805 per una lettera (probabilmente indirizzata ad una qualche autorità) con la quale si propone di ricompensare il Rossini con 100 “Crocioni” o Scudi di Fiandra per la sua liberalità, e contemporaneamente si avvisa che a presenziare all’arrivo di Sua Maestà l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona sarà rappresentata da Benedetto del Bene e da Giuseppe Rotari.
1805 Sconosciuto
Minuta datata 11 Giugno 1805, per una lettera dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, indirizzata a Vincenzo Rossini per ringraziarlo dell’offerta delle sete colorate, racchiuse in teche di cristallo, che orneranno la sala di ricevimento di Sua Maestà e per avvisarlo che il Consiglio di Reggenza ha autorizzato un premio di 800 Lire milanesi.
1804 Maggio
L’Accademico Zeviani indica in Padre Frà GioFrao, coltivatore dell’Orto Botanico dei Cappuccini l’agricoltore meritevole del premio previsto dal governo
1804 Maggio
Francesco Cagnoli – Accademico – esaminate le macchine costruite da Antonio Camerlengo, di cui al punto precedente, le trova utili, ben fatte e rispondenti all’uso, ne relaziona all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, e propone un elogio ed un premio di 12 Zecchini.
1804 Aprile
Appunto, o minuta senza firma e senza destinatario nel quale viene indicato come assegnare il premio a favore delle arti.
1804 Sconosciuto
Stesso appunto o minuta di cui al punto precedente, ma vergato da diversa mano.
1804 Maggio
Antonio Manzoni, Luigi Torri, Orazio Sagramoso e Francesco Cagnoli chiedono ai Soci dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, di poter disporre di qualche giorno in più per meglio esaminare l’orologio del cittadino Antonio Camerlengo.
1804 Maggio
I quattro Accademici già nominati al punto precedente, insieme a Luigi Mobil relazionano all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, sull’orologio costruito da Antonio Camerlengo, descrivendolo accuratamente e concludendo che esso è meritevole dell’intero premio di 18 Zecchini.
1804 Sconosciuto
Minuta datata 2 Maggio 1804, per una lettera di risposta a quella di cui al punto precedente, e con la quale il Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, invita Giovanni Andrea Storari a costruire la macchina di cui parla.