Pietro Ponzilacqua informa il Presidente o il Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che il dannoso insetto chiamato “Melolontha vitis” ed detto volgarmente “Zurla” è apparso prima del solito e che se non si intervenisse subito potrebbe arrecare gravi danni all’agricoltura, e che pertanto è necessario interessare il Prefetto del Dipartimento dell’Adige perché dia gli ordini opportuni.
Scrittura: A mano
1810 Sconosciuto
Minuta datata 24 Aprile 1810 per una lettera del Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona (ma scritta dal Segretario perpetuo) al Prefetto del Dipartimento dell’Adige per invitarlo ad intervenire con tutte le Municipalità del Dipartimento perché invitino i contadini scuotano le piante tutte le mattine molto presto, per far cadere gli insetti nocivi, la “Zurla”, ancora intorpiditi e li diano da mangiare ai maiali o li uccidano con l’acqua bollente, unico sistema a parere di Ponzilacqua, per sconfiggere veramente il dannoso insetto.
1810 Luglio
Lunga relazione dell’Accademico Giuseppe Tommaselli cui è stata affidata la memoria del Fregoso, di cui al punto precedente, nella quale condivide pienamente i suggerimenti del Fregoso circa la necessità e i metodi per distruggere la “Zurla”.] (La data è quella dell’archiviazione.)
1809 Ottobre
Bonifazio di Canossa, Bartolomeo Giuliari, Giovanni Battista Polfranceschi, Orazio Sagramoso e Giuseppe Rotari, scelti a giudicare le produzioni pervenute sul problema della trebbiatura del grano e del riso dichiarano al Consiglio di Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che nessuno dei concorrenti ha soddisfatto pienamente alle condizioni essenziali del problema.
1809 Ottobre
I cinque giudici già indicati nella lettera di cui al punto precedente, riuniti dal 18 al 23 Settembre nelle stanze dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona nonché il 26 dello stesso mese, mettono a verbale che, esaminate le produzioni in questione, nessuna può essere premiata in quanto ciascuna di esse non osserva l’una o l’altra delle due condizioni fondamentali del problema proposto.
1809 Ottobre
Elenco (il documento dice “Inventario”) delle produzioni interne all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, consegnate ai giudici Pier Antonio Beltrame, Matteo Barbieri, Antonio Canzoni, Gian Francesco Emilei e Siro Pollini.
1809 Sconosciuto
Minuta datata 9 Novembre 1809, per una lettera del Segretario perpetuo dell’Accademia – Benedetto del Bene – con la quale fa sapere al Prefetto del Dipartimento dell’Adige che gli Accademici Bertoncelli e Tommaselli hanno verificato che i campioni ricevuti sono effettivamente pieni di torba.
1809 Sconosciuto
Minuta datata Verona 29 Novembre 1809 per la ricevuta dei volumi di cui al punto precedente, vergata da Benedetto del Bene – Segretario perpetuo dell’Accademia
1810 Sconosciuto
Minuta datata 8 Gennaio 1810 per una lettera di ringraziamento al Prefetto del Dipartimento dell’Adige da parte dell’Accademia per i volumi ricevuti che sono detti “del Giornale di Napoli”.
1810 Sconosciuto
Minuta datata 12 Febbraio 1810 per una lettera dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, in risposta a quella di cui al punto precedente, nella quale si informa il Prefetto del Dipartimento dell’Adige che i quesiti sui foraggi sono stati passati al Socio Tommaselli, il quale ha già risposto e tale risposta viene rassegnata al destinatario.