Le sorelle Giacobbe, facendo seguito a quanto proposto con l’istanza di cui al n. 335, si dicono disposte ad accollarsi per intero la spesa della nuova pesa, a condizione che essa vcenga stabilita entro sei mesi e che alle conduttrici venga prolungata l’affittanza per nove anni “col medesimo corrispettivo” attuale; al termine do detto periodo la nuova pesa resterà di proprietà esclusiva dell’Accademia.].
Scrittura: A mano
1840 Gennaio
Istanza in carta bollata di Maddalena Giacobbe e marito alla Reggenza dell’Accademia con cui si dicono disposti a costruire a proprie spese, in Bra, nella posizione che la Reggenza indicherà, una pesa a bilancia da sostituire alla quella di proprietà dell’Accademia ora esistente e della cui gestione gli stessi sono beneficiari con contratto novennale; i Giacobbe chiedono in cambio il rinnovo del contratto novennale di affitto della pesa e la cessione in loro proprietà della vecchia pesa, mentre la nuova resterebbe “a beneficio” dell’Accademia.
1839 Novembre
Le sorelle Giacobbe, conduttrici della pesa pubblica di Piazza Brà, comunicano su carta bollata alla Reggenza dell’Accademia che, se finora hanno potuto corrispondere regolarmente all’Accademia l’affitto pattuito malgrado la grande diminuzione degli introiti, per il futuro temono che la loro attività sarà gravemente compromessa dall’attivazione della pesa a bilancia programmata dall’Intendenza di Finanza a tutte le porte cittadine.Chiedono che l’Accademia pensi “ad un qualche rimedio” per tale emergenza.
1839 Settembre
Il chirurgo maggiore e farmacista Andrea Lissi si rivolge al Presidente dell’Accademia conte Antonio Pompei, dicendosi onorato che l’Accademia gli abbia concesso la menzione onorevole nelle ultime premiazioni; ricorda che l’Accademia si è riservata di assegnare un premio maggiore per tre sue invenzioni (macchinetta otturazione, miglioramento tenaglia inglese per estrazione dei denti e composizione metallica per la carie) e prega il Presidente di invitare la Commissione a decidere definitivamente in merito ad esse.
1839 Settembre
Minuta del verbale del giudizio della Commissione per i premi triennali di cui al n. 292.
1839 Agosto
Il socio Grigolati, dopo aver ricordato che l’agricoltura conserva un’importanza primaria nella vita dell’umanità e nell’economia degli Stati e che scopo istituzionale dell’Accademia è proprio quello di incoraggiare gli agricoltori, illustra i meriti acquisiti dall’avv. Gio.Batta Cressotti con le opere di bonifica attuate nelle valli zerbane e propone che la Commissione deputata ad esprimere le proprie valutazioni in vista dell’assegnazione dei premi d’industria tenga nella debita considerazione l’opera di tale benemerito concittadino.
1839 Maggio
Problemi relativi alle arti (Il rapporto dei soci Zamboni e Beretta è stato rimesso a quest’ultimo); Sono raccolte cinque proposte scritte di “problemi” formulate da Scopoli, Avesani, Angelini, Sandri e Bertoncelli.
1839 Maggio
Copia della lettera indirizzata dall’Accademia al Vicerè contenente la richiesta di rilascio di licenza di cui al n. 268.
1839 Aprile
La Reggenza indica al Direttore dell’Orto Botanico gli interventi per i quali sono state approvate spesa ed esecuzione.
1839 Aprile
Tabella dei dati statistici al 31 ottobre 1838 dell’Accademia di pittura e scultura di Verona.