Appunto non firmato ne datato nel quale viene descritto il modello della strada ferrata di cui ai documenti precedenti.
Scrittura: A mano
1850 Luglio
“Rapporto soprea la coltivazione del guado introdotta ad uso di sovescio nel fondo del Vallese dal signor Luigi Pellesina” (il rapporto viene letto al Corpo Accademico in data 6 Febbraio 1851)
1850 Gennaio
Registro della posizione delle erbe di cui si dice nel documento di cui al punto precedente.
1850 Luglio
Appunto che accompagna il rapporto citato nel documento di cui al punto precedente.
1850 Giugno
Il Socio Antonio Manganotti – vice segretario dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – chiede alla Reggenza di poter pubblicare sul giornale settimanale con il nome “Il collettore dell’Adige”, che gli è stato autorizzato dalla Luogotenenza Veneta, e al quale collaboreranno altri Soci dell’Accademia e alcuni Amici, gli atti dell’Accademia e il testo delle memorie, una volta lette al Corpo Accademico, sia perché questi vengano conosciuti dal pubblico, sia per dar lustro all’Accademia stessa.(la data è quella dell’archiviazione).
1850 Maggio
Un certo dott. Luigi Pelusina scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per comunicare l’utilità di un’erba detta Guado che lui ha seminato per una superficie di 18 camp in una località detta Valese, situata a nove miglia dalla città. Tale vegetale da un risultato quattro volte rispetto a quello del trifoglio e con una quantità minore di tre volte di semente necessaria. Lo scrivente chiede che venga nominata una commissioni che verifichi il suo dire, che ciò venga fatto presto poiché l’erba è gia fiorita e precisa che non chiede ricompense se non una menzione del suo operato. A tergo postilla di Manganotti, in data 16 Maggio, che dice di nominare la commissione richiesta nelle persone dei Soci Montanari e Camuzzoni. (La data è quella dell’archiviazione).
1851 Dicembre
Il Cancelliere dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, Gaetano Perini, ricordando come nei suoi sette anni di Cancellierato, in riconoscimento della propria attività una gratificazione che la Reggenza accoglieva con una somma di £ 120. Ora che anche il 1851 è per finire il Cancelliere ripete la domanda. (La data é quella dell’archiviazione).
1851 Dicembre
Minuta per una lettera indirizzata alla I. R. Delegazione Provinciale di Verona, senza il nome di chi scrive, che descrive la malattia dell’uva nonché gli inutili tentativi di cure. La malattia si presenta con una specie di muffa che invade sia i frutti sia le piante, inutili i lavacri con latte di calce e con liscivia di cenere.
1851 Dicembre
Il Socio Bibliotecario fa notare al Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che l’edizione del Trattato di “ ..”, vecchio di almeno un secolo è molto raro. Detto trattato è un codice venerando che trattava dell’uso dell’acqua nelle due province di Verona e di Mantova. L’Accademia possiede già dei suoi soci sull’uso dell’acqua ma non ha il trattato in questione. Il Bibliotecario lo offre in dono come attestato della sua stima indelebile nei confronti di un Istituto che porta decoro alla Patria. (La data é quella dell’archiviazione).