L’accademico Ridolfi con lettera agli altri Soci dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona datata Verona 22 Ottobre 1791, esaminate le dissertazioni del concorso avente come tema: “Se giovi o no tenere le Arti unite in corpi con disciplina, privilegi contribuzioni al corpo e quali siano i vantaggi e i disvantaggi tanto generali quanto particolari rispettivamente al Commercio, alla Nazione ed al Pubblico Erario” ritiene che la II col motto: “Non semper ea sunt quae videntur”, meriti un terzo del premio, che la VI col motto: “Ne quid nimis” meriti i due terzi del premio, e che la III col motto: “Artes vero innumerabiles ecc.” meriti lo “Accessit”.
Scrittura: A mano
1791 Sconosciuto
Elenco non datato riassuntivo dei giudizi espressi nei documenti precedenti.
1791 Sconosciuto
Dichiarazione firmata da Tommaso Passerini – Direttore dell’Ufficio Postale e contro firmata da due testimoni, datata 8 Agosto 1791, nella quale si asserisce come e quando, giunto il 5 Agosto, un pacchetto per Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – e che aperto alla presenza dei testimoni si riconobbe come una dissertazione sul problema delle Arti, giunto tardi rispetto al termine prescritto per la presentazione delle dissertazioni in concorso, e recante il motto “Tunc bene fortis equus .ecc.”
1791 Sconosciuto
Copia a scritta a mano della lettera di cui al punto precedente.
1791 Dicembre
Elenco delle scritture e dei libri prodotti dai soci dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona nell’anno 1791, e che concorrono ai due premi come stabilito nella “Parte” (delibera) dell’8 Gennaio 1791.
1792 Sconosciuto
Il Consiglio di Reggenza prima, e l’assemblea dei soci poi, approvano la decisione di nominare due Accademici incaricati di separare nella dissertazione del Ponzilacqua le sole istruzioni pratiche per la formazione del salnitro, come chiesto dal Magistrato dei V Savi alla Mercanzia nel documento di cui al punto precedente.
1792 Sconosciuto
Copia della lettera del Magistrato dei Provveditori e Inquisitore Aggiunto inviata al Podestà di Verona con tutta una serie di quesiti riguardanti la specie bovina: se sono state introdotte nuovi allevamenti e se hanno dato risultati, se siano state introdiotte nuove colture di foraggi, se tali foraggi sono stati utili per i buoi da aratro e/o quelli da macello ecc.
1791 Aprile
Elenco senza data del taglio di legname per costruzione effettuato nei boschi delle selve lessine negli anni 1786, 1787 e 1788
1791 Sconosciuto
Appunto intitolato: memoria sul pedaggio del transito del legno delle selve lessine, nel quale si dice come l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, accortasi che il pedaggio in parola non copriva la spesa della manutenzione della strada che dalla Lessinia portava a Verona, stipula con la ditta Vincenzo e Fratelli Faccioli un accordo per il quale la ditta, esonerata del pedaggio deve in cambio provvedere alla manutenzione della strada.
1791 Sconosciuto
Minuta sembra datata 14 Aprile, non firmata ma certamente predisposta da Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – indirizzata al sig. Arduino per comunicargli che il taglio degli alberi nelle selve dei monti lessini hanno reso quei monti calvi, perché sono stati tagliati anche gli alberi giovani e non solo quelli vecchi, le capre hanno mangiato i nuovi getti e l’acque si sono fatte più rovinose per la Valpantena. Inoltre racconta della insufficienza del pedaggio e dell’accordo con la ditta Faccioli descritto nel documento di cui al punto precedente.