Appunto che riporta una breve descriziono di come si possono nutrire le pecore e come conservargli il cibo costituito dalle foglie di alcuni alberi. Ma alla fine con la stessa ortografia, si trova un periodo che mostra di disprezzare lo scritto precedente: “Questo è quanto il Pagliaccio dell’Accademia ha saputo ..”.
Scrittura: A mano
1790 Maggio
Relazione scritta su un cartoncino doppio, sui problemi e sulle cose da fare sulle strade postali della provincia di Verona, una per una, che l’estensore ricava, per sua stessa dichiarazione non da una visita diretta ma dalle depesizioni dei maestri di posta e da coloro che le percorrono frequentemente. Ritiene che tale metodo rischi di descrivere la situazione peggiore del reale, che comunque è in grave situazione e necessita di un intervento (potrebbe essere una minuta).
1790 Gennaio
Elenco non datato e non firmato, ma preparato certamente dal Cagnoli sulle riunioni effettuate dalla fondazione dell’Accademia, e sullle spese effettuate per i libri per le stampe , per la carta ecc.
1792 Sconosciuto
Appunto sigillato che porta all’esterno il motto “Tunc bene fortis equus .” e all’interno il nome dell’estensore della memoria che è l’Abate Giambattista Vasco membro della RealeAccademia delle Scienze di Torino, dei Fisiocratici di Siena, dei Georgofili di Firenze, associato alla Società Patriottica di Milano e di Valenza in Delfinato, dimorante a Torino.
1792 Aprile
Copia di una lettera, scritta dal Magistrato Eccellentissimo dei Riformatori dello Studio di Padova al Capitanio della città, in data 25 Agosto 1782, nella quale si disapprova il quesito posto dall’Accademia Letteraria riguardante la corrispondenza della natura dell’uomo (esaminata coi soli lumi della ragione) a quella voluta da suo Fattore, e se la differenza abbia provocato un universale sconcerto. I Riformatori definiscono il tema delicatissimo, e invitano il Capitanio ad invitare i Segretari dell’Accademia ad inviare a loro i temi dei concorsi prima di renderli pubblici.
1792 Sconosciuto
Delibera votata all’unanimità, il 15 Settembre 1792, per trasferire il Socio Bartolomeo Lorenzi nella classe dei Soci Emeriti, una volta lette le sue benemerenze registrate nel libro dei meriti, e sgravarlo di qualsiasi incarico, ma continuando ad accettare le osservazioni agrarie che lui stesso si è offerto di eseguire.
1790 Sconosciuto
Lettera analoga alle precedenti scritta dal Segretario “pro tempore” dell’Accademia di Belluno , il 23 Maggio 1790 – Francesco (cognome illeggibile).
1792 Luglio
Appunto, scritto probabilmente durante una delle Sessioni, (Adunanza dei Soci effettivi) nel quale sono indicati i voti assegnati ai dieci Soci sorteggiati fra i quali sono stati scelti i cinque che saranno giudici delle dissertazioni per il premio del concorso indicato semplicemente “ delle lane.” I soci scelti sono contrassegnati da una crocetta.
1792 Marzo
Un torinese (si comprende dall’indirizzo dove usa il titolo di “Monsieur”) prega Antonio Cagnoli di esaudire quanto richiesto nella pagina interna e gli consiglia come fare. Nella terza pagina con altra ortografia vien ricordato che l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona aveva stabilito che la dissertazione “Tunc bene fortis equus .”, giunta in ritardo fosse letta dopo le sei giunte in tempo. Ore le sei sono state giudicate e l’autore di quella in parola richiede che gli venga restituita.
1792 Marzo
Istruzioni per i cosiddetti “Sopraintendenti” alle elezioni dei giudici premio del concorso annuale. Si tratta di una serie di istruzioni che descrivono come dieci soci sorteggiati debbano procedere alla “Ballottazione” dei cinque giudici e come seguire da parte di questi la lettura e il giudizio delle memorie presentate sul tema proposto.