Copia di una lettera, probabilmente destinata alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, per sostenere la necessità di intervenire sulle paludi di Tomba, Ronco e Scardovara. Le terre, divenute paludi per il continuo alzarsi del letto dell’Adige, che hanno ridotto le naturali bocche di uscita delle acque, sono state a suo tempo estremamente fertili. Per cinque mesi le acque sono defluite a causa di una casuale bocca che si è aperta verso il contiguo Nichesola ma i proprietari delle terre hanno cominciato a litigare su cosa fare, e tutto è rimasto come prima: le soluzioni proposte dal Cav. Andrea Tron e condivisa dall’Accademia di Agricoltura di Verona, e che viene descritta, appare la migliore. La bonifica delle paludi suddette permetterebbe l’aumento della produzione di seta con nuove piantagioni di gelsi, e con la produzione di fieno per aumentare la presenza di bovini tanto necessari al lavoro agricolo, dato che gli stati vicini hanno tutti vietato l’esportazione di detti animali. Nei comuni suddetti sono diminuiti gli abitanti ed anche in quelli vicini per timore delle malattie dovute all’aria fetida proveniente dalle paludi.
Scrittura: A mano
1771 AprileMaggio
Antonio Cappello, Tornato in città da poco, è venuto a sapere della memoria sulle leggi agrarie preparata da Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia di Verona – nonché del gradimento della stessa da parte della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, ed infine dell’intenzione di detta Deputazione di premiare in modo visibile l’autore di detta memoria anche per incoraggiare tutti a fare sempre meglio.
1771 Aprile/Maggio
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Miani e Grimani scrive all’Accademia per lodare il lavoro di Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – soprattutto per la sua relazione sulle leggi agrarie, si impegna a mostrare detto lavoro allo Eccellentissimo Senato, ed invita la dirigenza dell’Accademia a leggerla in adunanza, in segno del loro gradimento. Lodi anche per lavori di altri, rimasti anonimi.
1771 Luglio/Agosto
Elenco dei disegni numerati relativi al prosciugamento delle valli
1771 Marzo
L’Accademia di Rovigo a firma del Presidente Emilio Durazzo ringrazia l’Accademia di Verona per l’invio della memoria di Everardo Zeviani sull’aumento della produzione della legna, e in cambio invia una serie di componimenti poetici, in occasione delle nozze di Francesco Morosini.
1771 Aprile/Maggio
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti nelle persone di Miani e di Grimani, si rivolge all’Accademia di Agricoltura per avere indicazioni, “lumi e ricordi” sull’argomento della bonifica delle Valli della provincia di Verona
1771 Marzo
Lucio Dogliani, Presidente di una Accademia (che qualcuno ritiene sia Belluno, ma che non è intelligibile dal testo) ringrazia l’Accademia di Verona per l’invio della memoria di Everardo Zeviani sull’aumento della produzione della legna.
1771 Aprile/Maggio
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti nelle persone di Miani e di Grimani, venuta a saper della “mortalità de Mori” (gelsi per bachi da seta) con auliche parole e ridondanti complimenti, chiede all’Accademia di Agricoltura di Verona di rispondere a sei quesiti: 1) se, quando e dove si è introdotta nella provincia di Verona una tale malattia;
2) come si sia espansa e quali località abbia colpito; 3) i sintomi con i quali si è manifestata;
4) Se colpisce i gelsi giovani o quelli anziani, quelli nati da seme o da talea, quelli innestati o quelli che non lo sono, o se l’infezione sia comune a tutti i tipi di piante;
5) se l’infezione si trasmette per vicinanza tra sani e malati;
6) quali tentativi siano stati fatti per combattere detta infezione e se qualcuno ha dato risultati positivi.
Attendono comunque qualsiasi indicazione che possa portare aiuto nel vincere una simile malattia delle piante dei gelsi, promettendo “onorevoli contrassegni del pubblico gradimento”.
1771 Marzo
Antonio Cappello loda l’Accademia di Agricoltura di Verona per la memoria inviatagli sull’aumento della produzione della legna, promette di rileggerla per “istruirsene”, per prepararsi ai compiti che gli sono stati chiesti. Infatti ben informato dei suggerimenti che la memoria contiene gli sarà facile parlare con i Deputati all’Agricoltura e con il Magistrato dei cinque Savi.
1771 Marzo
Copia della delibera di Antonio Venier, Podestà e Capitanio di Padova, che a nome della Serenissima assegna all’Accademia di Agricoltura di Verona la somma di centocinquanta ducati in due rate come previsto dal decreto dell’Eccellentissimo Senato del primo Settembre 1770.