Antonio Cappello ha ricevuto la memoria di Michelangelo Locatelli sulla malattia dei gelsi e si impegna a leggerla e ad ammirarla, così come farà per qualsiasi altra opera che gli perverrà dall’Accademia di Agricoltura di Verona.
Scrittura: A mano
1773 Sconosciuto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti A firma Anzolo Memo e Zan Alvise Mocenigo, loda l’Accademia di Agricoltura di Verona per l’impegno dimostrato nella ricerca delle cause e dei rimedi alla malattia dei gelsi ed in particolare l’accademico Michelangelo Locatelli. Loda altresì il fatto che la stessa ha deciso di stampare tali studi e distribuirli per tutta la provincia.
1773 Sconosciuto
Bando di concorso emanato dall’Accademia di Agricoltura di Verona sull’argomento “Da che nasca, e come prevenire, o sanare si possa quel morbo, da cui furono attaccati gli Ulivi, e che comunemente dicesi Rogna”. Il bando contiene anche le istruzioni per l’invio delle dissertazione. Viene anche dichiarato che la dissertazione vittoriosa (“Coronata”) verrà inviata alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti perché la presenti al Doge.
1773 Sconosciuto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma di Angelo Memo e da Gian Alvise Mocenigo cerca, presso la “Pubblica Società di Agricoltura di Verona”, notizie sull’estensione della famosa malattia dei gelsi, sugli esperimenti fatti e sui risultati ottenuti per debellarla.
1773 Sconosciuto
Tomaso Fava scrive a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – una lettera nella quale, dopo essersela presa con gli invidiosi e i maldicenti, promette che in Primavera si faranno altre osservazioni sulla malattia dei gelsi, come prevede l’accordo, e con l’aiuto di Dio si avranno dei successi.
1773 Sconosciuto
Agostino Pignolati – Presidente dell’Accademia di Agricoltura di Verona sente il bisogno di rivelare ai soci un’osservazione da lui fatta sulla malattia dei “Mori” (gelsi) detta dai contadini “Salvanello o Falchetto”. Detta osservazione consiste nel fatto che nella sua tenuta ove quasi tutti i gelsi sono stati colpiti dalla malattia citata, egli ha trovato un albero completamente immune, e ha convocato sia Zaccaria Betti che Anton Maria Meschini ad osservare la cosa, ed essi possono essere testimoni del fatto. Egli si ripromette di effettuare attente osservazioni su tutte le parti di detto gelso (foglie, legno. Corteccia, ecc.), intanto si è sentito in dovere di mettere al corrente tutti i Soci di una simile singolarità che potrebbe portare grossi vantaggi per sconfiggere la malattia.
1773 Sconosciuto
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti a firma Angelo Memo e Gian Alvise Mocenigo, chiede all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di collaborare con l’ing. Lorgna per un nuovo progetto per il prosciugamento delle Valli Veronesi. (tutto ciò diluito in tre facciate piene di frasi altisonanti e cortesi ma inutili.)
1773 Sconosciuto
La Società Agraria di Padova ha deciso di far stampare alcuni esperimenti da lei condotti per distribuirli ai Soci e per inviarli a tutte le Accademie di Agricoltura del “ Serenissimo Dominio ” e quindi anche alla “Pubblica Società Agraria di Verona”.
1772 Sconosciuto
L’Accademia di un località, il cui nome non è leggibile (forse Belluno), a firma Lucio Dogliani, invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona due saggi che sono i discorsi tenuti dall’Accademico dott. Odoardi sulle varie malattie del bestiame, tratti dalle esperienze di un famoso veterinario di Parigi. (di cui non si capisce il nome).
1772 Sconosciuto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, con le firme identiche a quelle di cui al punto precedente, ringrazia ancora l’Accademia di Agricoltura di Verona per gli studi fatti sul prosciugamento delle Valli con particolare menzione ad Alessandro Pompei e a Felice Gaiani. Il resto è melassa.