La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Alvise Mocenigo, incarica l’Accademia di esaminare il libro di Girolamo Marani, compresa la dedica, sui terreni spogli, sassosi, e senza acqua, che lo stesso ha chiesto di poter inviare alla Deputazione. Se detto libretto fosse trovato proficuo all’istruzione e “ di quella decenza che conviene alla dignità del Magistrato ” esso potrà essere stampato.
Scrittura: A mano
1774 Sconosciuto
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, con le usuali firme di Anzolo Memo e Zan Alvise Mocenigo, Scrivono all’Accademia di Agricoltura di Verona su tre argomenti: il primo riguarda la malattia dei gelsi e la scoperta da parte di “Giulio Cesare Moreni” di un tipo di pianta immune dalla malattia, e pertanto invitano l’Accademia a verificare e a diffondere il nuovo tipo di gelso; il secondo argomento riguarda il prosciugamento delle Valli Veronesi ed il rammarico che l’ultima inondazione ha impedito un controllo accurato da parte del Colonnello Anton Maria Lorgna; l’ultimo riguarda la possibilità da sottoporre all’Eccellentissimo Senato le considerazioni di Zaccaria Betti sulle parrocchie sostenute dai propri fedeli.
1774 Sconosciuto
Memo e Mocenigo a nome della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti si rammaricano con Lorgna della nuova inondazione del canal Bianco che impedisce allo stesso di portare a termine l’incarico ricevuto, (vedi documento precedente) ed invitano lui e l’Accademia di Agricoltura di Verona di cogliere il momento più adatto per fare le necessarie osservazioni.
1774 Sconosciuto
Anzolo Memo e Zan Alvise Mocenigo a nome della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti riscontra la lettera di Felice Gaioni sulle osservazioni relative al progetto di prosciugamento delle Grandi Valli Veronesi.
1774 Sconosciuto
Copia di una lettera di Alvise Mocenigo a nome della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, al Colonnello degli ingegneri Anton Mario Lorgna nel collegio militare di Verona per dirgli che è stata ricevuta la relazione sulla sua visita alle Grandi Valli Veronesi, che è stata molto gradita e che è bene che egli continui a studiare il problema, magari incaricando persone di fiducia, se altri incarichi gli impedissero di intervenire personalmente.
1774 Sconosciuto
Relazione di Felice Gaioni all’Accademia di Agricoltura di Verona nella quale dopo aver confermato la necessità di asciugare le Valli Veronesi per vari motivi, afferma la difficoltà di una tale operazione che rende necessario un gran numero di interventi, e ne cita alcuni, riservandosi di approfondire il problema dopo che sullo stesso si sarà espresso il Colonnello Lorgna.
1774 Sconosciuto
Anzolo Memo e Zan Alvise Mocenigo a nome della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti si compiace con l’Accademia di Agricoltura di Verona per il viaggio di Anton Maria Lorgna e di Felice Gaioni alle Grandi Valli Veronesi (paludi) per fare le opportune osservazioni per il progetto di prosciugamento e gradiscono la riconoscenza dell’Accademia per la somma assegnata dalla “Magnificenza Sovrana” per le spese dl viaggio.
1774 Sconosciuto
Girolamo Marani scrive all’Accademia di Agricoltura di Verona affermando che nella zona a lui assegnata la malattia dei gelsi non c’e stata, solo alcuni sono morti per troppa acqua o per putrefazione di radici. Per curare la malattia la sua esperienza gli dice di tagliare i rami fradici e le radici e lasciarli riposare per qualche anno.
1774 Sconosciuto
Antonio Belloni – Veneziano – si è dedicato a studiare i cattivi influssi delle acque sui campi prima di coltivarli e ha scritto un libro che invia all’Accademia di Agricoltura di Verona (che chiama Georgica) sia perché ritiene che possa interessare i suoi soci sia per ricevere quelle critiche che nessun altro potrebbe avanzare.
1774 Sconosciuto
L’Accademia di Padova, a firma del suo presidente Alberto Colombo scrive alla consorella di Verona per trasmetterle la descrizione di un esperimento eseguito da un suo Socio, e nello stesso tempo riscontra l’invio della descrizione del fornello di cui al alcuni documenti precedenti.