I signori Guidottini e Facioli dichiarano alla deputazione dell’Accademia per i monti Lessini la stessa cosa detta nel documento di cui al punto precedente.
Scrittura: A mano
1778 Sconosciuto
Stessa dichiarazione di quelle precedenti da parte di Giovanni Smania.
1778 Sconosciuto
Nicola Mazzonelli dichiara sulla base dell’esperienza di più di 6 anni che il legname dei monti Lessini è ottimo per farne pezzi da costruzione e pertanto bisogna continuare a tagliarne.
1778 Settembre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti invia all’Accademia di Agricoltura di Verona alcune copie di una pubblicazione a stampa dell’Accademia di Conegliano sul metodo di coltivare una specie di foraggio, detto volgarmente “Ventolana” utilissimo per nutrire ed accrescere il bestiame.
1778 Agosto
Il conte Carlo Bettoni, ha visto la bozza del manifesto di cui nel punto successivo e scrive all’Accademia di Agricoltura di Verona che lo approva, e si offre di pagarne le spese. Nel contempo riafferma che il 16 luglio sono nati bachi perfetti che stanno tessendo il loro bozzolo “.. di molto bella apparenza..”
1778 Agosto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, incarica la nuova reggenza dell’Accademia di Agricoltura di Verona di esprimere il proprio ringraziamento ai componenti della vecchia reggenza che tanto hanno fatto, in particolare per il problema del legname dei monti Lessini.
1778 Sconosciuto
Un perito, tal Luigi Vincenzi attesta di aver misurato i muri e le “Laste” (forse le lastre di pietra per il pavimento) del ponte costruito sopra il “Vagio” che passa fra le terre del conte Allegri e della signora Personi, e sbocca nel progno ed elenca le misure in parola.
1778 Agosto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, ricevuta da Carlo Bettoni, conte e socio di diverse Accademie di Agricoltura, una memoria sul “Progetto per preservare i gelsi dalla corrente epidemica mortalità e per aumentarne l’entrata” ne invia copie all’Accademia di Agricoltura di Verona perché le distribuisca agli interessati.
1778 Sconosciuto
Giovanni Smania e Gian Domenico Facioli informano Felice Gaioni che Giacomo Riggon ha completato il suo lavoro per la costruzione del “Baito” e quindi può ricevere il resto del prezzo stabilito, e cioè Lire duecento. Si scusano per la poca carta sulla quale scrivono ma nel “Baito” non ne hanno di meglio.
1778 Sconosciuto
Leonardo Zambelli presenta all’Accademia – che firma a nome di Felice Gaioni e Zaccaria Betti – un istanza nella quale fa presente che avendo l’anno precedente comprato dal signor Scandola 170 piante al prezzo di Lire millequattrocencinquanta, ora si trova in difficoltà per quel contratto e chiede che la scritture privata stipulata con Scandola sia rivista anche per l’esosità del prezzo. I firmatari si impegnano a portare detta richiesta alla deputazione delle selve Lessine per l’intervento che sarà possibile in base ai decreti vigenti.