Copia di una lettera del Capitanio e Vice Podestà di Verona, Franco Roveda, datata 19 Febbraio 1779 che risponde al collega di Padova, che evidentemente in una lettera del 28 Gennaio ha chiesto di convincere l’Accademia di Agricoltura di Verona a pagare il quinto anno del corso di Veterinaria ai due ragazzi veronesi, confermando la disponibilità dell’Accademia.
Scrittura: A mano
1779 Febbraio
Ancora una lettera, con firma illeggibile, per spingere l’Accademia a pagare il quinto anno di corso al Collegio di Veterinaria di Padova.
1779 Febbraio
Copia di una lettera, datata 22 Gennaio 1779, nella quale Giuseppe Orus – Presidente del “Pubblico Collegio Zoojatrico” di Padova – spiega a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – perché il corso di veterinaria, al quale partecipano due discepoli di Verona e Provincia, previsto in quattro anni è stato prolungato di un quinto anno, per l’invio dello stesso Orus in Dalmazia nel 1775, a causa di una grave epidemia bovina. Tale prolungamento comporta per l’Accademia di Agricoltura di Verona un esborso per mantenere un altro anno i due giovani agli studi.
1778 Dicembre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti invia all’Accademia di Agricoltura di Verona una memoria a stampa trattante problemi di “ rurale economia ”, prodotta dalla Società di Agricoltura di Brescia.
1778 Dicembre
Giuseppe Orus – Presidente del “Pubblico Collegio Zoojatrico” di Padova informa il Segretario perpetuo dell’Accademia di Verona – Zaccaria Betti – che è scaduto il quarto anno di studio dell’allievo Stefano Ambrosi e che pertanto devono essere pagate Lire settecentocinquantaquattro.
1978 Sconosciuto
Un gruppo di abitanti del comune di Chiesa Nuova (circa 26) danno, presente il notaio Angelo Calzaveri che stende l’atto in questione, la procura a Donato Brunelli e a Domenico Beccherle per agire contro l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, in relazione alla protesta avanzata per l’uso delle piante dei loro boschi, affidando loro tutte le facoltà opportune e peranco un compenso per le giornate nelle quali dovranno recarsi a difendere il loro punto di vista presso la “Dominante” (Venezia).
1774 Sconosciuto
Copia di una relazione della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti al Serenissimo Principe (il Doge?) su tutto il problema della possibilità di approvvigionamento da parte dei mercanti della città di Verona del legname esistente sui monti Lessini, piuttosto che dal Tirolo, con tutti i problemi di trasporto che tale decisione comporta. L’originale è firmato da Angiolo Memo, Alvise Mocenigo, Gasparo Moro, Lancillotto Venier e Zuanne Corner.]XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
1778 Ottobre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti a firma Alvise Magno e Francesco Rosa(?), Avuto notizia dalla stessa Accademia che il trasporto del legname dai monti Lessini è efficiente, che i mercanti sono contenti, e che tutto va bene incaricano la Reggenza di partecipare a Felice Gaioni, Agostino Pignolati e a Zaccaria Betti, il proprio compiacimento per l’opera svolta.
1778 Sconosciuto
Elenco detto “Poliza” delle giornate impiegate dagli uomini e dalle carrette di Lugo, Stallavena, Marzana, Quinto,Cisego e Altarol, che hanno lavorato per la strada di Valpantena dal 15 Luglio al 30 Settembre.
1778 Settembre
Un certo Anto (Antonio?) Belloni trasmette all’Accademia di Agricoltura di Verona un “giudizio” della celebre Accademia dei Georgofili sulle inondazione dell’Arno con danni alla città di Firenze e di Pisa, sperando che esso possa essere valido anche per le inondazioni dell’Adige che infestano la pianure e la città di Verona.