Un certo Colombo .. trasmette a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – l’intimazione contenuta nel documento di cui al punto precedente.
Scrittura: A mano
1780 Sconosciuto
Due documenti analoghi a quello del 13 Luglio 1789 (vedi) predisposti nei confronti dell’Accademia e dei fratelli Mazzonelli da parte di un avvocato dal nome illeggibile per conto di un certo sig. Pietro Dandini.
1780 Febbraio
Copia della decisione del Vice Podestà di Verona – Francesco Donato – di pagare al Collegio Veterinario di Padova settecentoquarantaquattro Lire per l’allievo di Verona che segue i corsi nel collegio suddetto, per pagare l’ultimo anno. In calce Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – dichiara di aver ricevuto la somma sopradetta ed il motivo della stessa.
1780 Febbraio
L’ingegnere Simon Bombieri scrive, probabilmente all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, di essersi recato nel luogo indicato da Antonio Garofalo e di aver controllato il corso dell’acqua del fiumicello citato dallo stesso, che presenta tra la chiesa di S. Silvestro e il Teatro un dislivello di circa due piedi e a distanza di circa 50 pertiche una pendenza naturale di scarsa entità. Per queste ragioni egli ritiene insufficiente l’acqua richiesta dal Garofalo per i bisogni da lui indicati.
1780 Febbraio
Ricevuta firmata Pincherle che dichiara di aver ricevuto da Zaccaria Betti 744 Lire per io professor Orus di Padova. Più sotto con altra grafia è scritto la stessa cosa come fosse stata copiata ma con data dell’8 marzo 1780.
1780 Febbraio
Giacomo Berardinelli, uno dei due alunni di Verona alla scuola Veterinaria di Padova, ritiene giusta la richiesta di tornare a casa per esercitare il mestiere di veterinario studiato a Padova, e promette di partire entro una settimana. Ha saputo che è stato pagato l’ultimo anno al professore Orus e si rende conto che i due ultimi mesi dovranno essere a suo carico, chiede comunque un qualche compenso anche per tale spesa, esprimendo tutta una serie di promesse e di riconoscenze nello stile dell’epoca.
1780 Febbraio
Giuseppe Orus, direttore del “Pubblico Collegio Zoojatrico” di Padova, ricevuta una lettera del Presidente o del Segretario dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, risponde che non essendo presenti gli allievi non può subito partecipare loro quanto vi è nella lettera; chiede intanto di versare i soldi dovuti a lui e al sig. Pincherle.
1780 Febbraio
Girolamo Marani – Accademico – denuncia la cupidigia di categorie di operatori della seta i cui nomi non sono leggibili, soprattutto quando la produzione di bachi da seta è superiore al normale ed invita l’Accademia ad intervenire per far requisire tale superproduzione a vantaggio del pubblico patrimonio.
1780 Febbraio
Copia di una lettera con la quale il Vice Podestà di Padova trasmette al suo omologo di Verona la richiesta del professore del Collegio Veterinario circa il prolungamento del corso da quattro a cinque anni e quindi il relativo pagamento di un altro anno per i due giovani di Verona colà inviati dall’Accademia.
1780 Gennaio
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, si compiace che il nuovo progetto, studiato dagli Accademici Antonio Montanari ed Alessandro Carlotti, per eliminare le acque stagnanti nella Valli Grandi (attuali zone della bassa veronese: Castagnaro, Monselice ecc.) e loro comunicato con le lettere dei giorni 8 e 18 Gennaio, risulti essere più facile di quello precedente. Esprimono il gradimento per un altro progetto, studiato da Zeno Rizzi, e da Alessandro Carlotti con l’ausilio dell’ing. Simone Bombieri, relativo allo scolo e alla riduzione delle acque in altri luoghi a sinistra dell’Adige. La lettera è firmata da “Zuanne” (Giovanni) Corner e da Franco ..