Antonio Zulian non crede di aver diritto alle felicitazioni espresse dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per essersi impegnato a favore dell’approvazione dello studio sulla razionale agricoltura. Comunque continuerà ad insistere con i rappresentanti del Magistrato dei Revisori e Regolatori delle Entrate Pubbliche sulla opportunità di approvare lo studio dell’Accademia.
Scrittura: A mano
1784 Gennaio
Carlo Bettoni, scrive a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – per parlare del problema dei bachi agostani (?); consiglia il Betti di provare egli stesso a regolare il modo e la prescrizione del tempo, oppure di lasciar fare ai concorrenti, in particolare ad un certo Dott. Strecchini che credeva di poter risolvere tutto in due o tre anni. Al termine della lettera afferma di viver bene e di arricchire il suo “Codice dei Governatori” con qualche composizione filosofica-poetica in onore di Mario Soranzo, e che non potrà venire a Verona per il carnevale.
1784 Gennaio
Antonio Cappello ha ricevuto copia della lettera o “Scrittura” di cui ai punti precedenti; ringrazia e si impegna a darsi da fare per farla approvare.
1784 Gennaio
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Nicolò Maria Tiepolo e Antonio Zulian, ringraziano l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per la “ Scrittura ” inviata loro, che esprime la necessità di una maggiore e precisa classificazione dei beni da doversi aggiungere al vecchio “Campatico” e avvertono di aver passato la cosa al Magistrato dei Revisori e Regolatori delle Entrate Pubbliche esprimendo il proprio parere positivo.
1784 Gennaio
Lodovico Manin ringrazia Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – per avergli inviato la copia di una memoria sulla nuova regolamentazione del “Campatico”, l’originale è stato inviato alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti. La cosa riguarda il Magistrato dei Revisori e dei Regolatori delle Entrate Pubbliche e lo scrivente si impegna a cercare tutti i mezzi per far sì che le “ viste fiscali del Erario ” appoggiate all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona siano equivalenti a quelle generali.
1783 Dicembre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Angelo Guerini, scrive al Podestà di Verona per invitarlo a far si che i parroci della sua giurisdizioni insegnino ai popolani oltre che le cose della religione anche quelle relative alla coltivazione dei terreni, dopo che gli stessi parroci siano stati istruiti dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona. Si comprende dal testo che una lettera simile deve essere stata inviata a tutti i Podestà dello Stato veneto.
1783 Dicembre
Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, a firma illeggibile scrive al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Veronaper fargli sapere che è stata gradita “ la recente Stampa regolativa della Tariffa del Tirolo ” pervenutagli con la lettera dell’Accademia del 29 u.s., inoltre afferma che tale documento sarà molto utile alle proprie ispezioni.
1783 Dicembre
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Angelo Guerini nel congratularsi con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per l’impegno dimostrato nel cercare di risolvere il problema dell’aumento del bestiame la invita a perseverare e a proporre un apposito concorso.
1783 Novembre
Un certo Sebastiano Canterani scrive a qualcuno che soffre di febbre terzana, ossia di malaria, per fargli gli auguri e per dirgli di non aver tempo per scrivere qualcosa da inserire in un Tomo di prossima pubblicazione ma spera nelle feste di Natale; anche il Dott. Pietro Onofri, professore di medicina ed anatomia all’Università di Bologna ed accademico Benedettino non garantisce nulla fino a Pasqua, nonostante abbia gradito molto l’invito fattogli.
1783 Novembre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Angelo Guerini, trasmette all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona il decreto dell'”Eccellentissimo Senato”, con il quale à stato accolto il decreto del Consiglio della Città di Verona circa la data dei licenziamenti (vedi documento del 10 Agosto 1783) e nello stesso tempo di congratula con la stessa per il quesito di cui ai punti precedenti.