Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, a firma Antonio Boldù scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per chiedere che il Segretario perpetuo dell’Accademia – Zaccaria Betti – commenti e relazioni la “Tariffa Daziale” della Lombardia Austriaca così come aveva fatto con quella del Tirolo (vedi doc. del 24 Gennaio ’87).
Scrittura: A mano
1787 Marzo
Antonio Boldù, del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia invita l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona a sostituire un paragrafo di un avviso non ancora pubblicato con quello che viene riportato e riguardante il mantenimento delle pecore montane e delle pecore di pianura.
1787 Marzo
Francesco Forzani, della Deputazione alle Tariffe Mercantili si congratula con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, ed in particolare con il Presidente Alessandro Carlotti e con Zaccaria Betti – Segretario perpetuo – per la risposta contenuta nella loro lettera del 12 corrente mese, evidentemente contenente notizie sulle tariffe doganali (forse quelle relative al Tirolo; vedi doc. del 24 Gennaio 1787). Inoltre invia la tariffa mercantile della Lombardia Austriaca uscita in Milano all’inizio dell’anno. E li invita a conoscere le tariffe doganali di tutti gli Stati Austriaci che circondano la “Serenissima Repubblica”.
1787 Febbraio
Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, (in particolare la Deputazione alle Strade Postali) a firma Antonio Boldù, si congratula con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per la relazione sulle strade postali estesa dai soci Ignazio Montanari e Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia -. Tale relazione è stata letta con attenzione e con la certezza che essa potrà essere molto utile anche per i suggerimenti aggiunti da Alessandro Carlotti, meritatamente Presidente dell’Accademia.
1787 Gennaio
Lo scrivente dalla firma illeggibile ringrazia qualcuno dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona (forse il Presidente o il Segretario perpetuo) per aver apprezzato la sua macchina. Si tratta di una macchina per battere il frumento e che può essere mossa dall’acqua o da cavalli. Il prototipo ha i battenti in ferro ma le vere macchine dovranno averli di legno, dello stesso legno (che viene citato ma non si legge) che usano i contadini per battere il frumento.
1787 Gennaio
Copia di una relazione di Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – incaricato dalla stessa, sulla osservanza delle tariffe nella provincia tirolese – come richiesto dal Magistrato dei V Savi alla Mercanzia – sostenendo che nessun luogo di detta provincia deve essere esentato dall’osservanza di detta tariffa (evidentemente doganale), contenendo essa stessa delle “…indulgenze…” per certi generi di consumo. Loda infine la nuova tariffa che definisce chiara e precisa, ed adeguata alla nazionale economia.
1787 Giugno
Lettera datata Rovereto 27 Gennaio 1787 scritta da Giuseppe de Trentinaglia Capo del “Circolo Capitaniale” agli speditori di Sacco che dispone la rottura del trasporto delle merci via Adige in corrispondenza della secca di Serravalle, secca che sarà eliminata con una spesa di 6834 fiorini (?). Per rifondere detta spesa viene imposta ai mercanti una tassa proporzionata alla quantità di merce trasportata.
1786 Dicembre
Alvise Tiepolo Deputato del Magistrato dell’Adige e Deputato Aggiunto al Magistrato dei Beni Inculti per le Valli Veronesi scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per far sapere che il decreto dello “Eccellentissimo Senato” in data 2 Dicembre 1786 ha accolto le indicazioni dell’Accademia circa gli interventi da fare sull’Adige e sul Castagnaro per bonificare le suddette valli.
1786 Dicembre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Antonio Vendramin e Zuanne Grassi, trasmette, alla Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, copia del decreto del Senato del 18 Novembre, (vedi) circa la creazione di un consorzio per la bonifica delle terre inondate dal fiume Tion, dando istruzioni per la formazione di detto consorzio.
1786 Dicembre
Giovanni Arduino invia al Presidente o al Segretario perpetuo dell’Accademia il decreto del 18 Novembre di cui al punto precedente, e con l’occasione raccomanda un suo protetto, tal Francesco de Massari, per il quale chiede un impiego.