Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia chiede attraverso l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, che venga istituita una corriera settimanale da Venezia a Verona per favorire il commercio, come già avviene per quella istituita per Trento.
Scrittura: A mano
1787 Settembre
Appunto di un elenco di quesiti che la Deputazione alle Tariffe Mercantili del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, pone probabilmente all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, allo scopo che questa effettui ricerche sul numero degli speditori: se questi si attengano alle leggi sulle spedizioni, se essi siano solvibili, se vi sia continuità temporale nei prezzi dei trasporti.
1787 Settembre
Copia del Decreto dello “Eccellentissimo Senato” in data 15 Settembre 1787 nel quale, dopo aver constatato che i lanifici e le seterie del paese sono sottoposte a differenti sistemi di dazio sia per la diffusione interna che estera, stabilisce di esentare tutte le fabbriche di prodotti di lana e di seta dai dazi interni e verso l’estero. Delibera inoltre che i dazi di entrata di similari prodotti fabbricati all’estero siano maggiori per i prodotti già fabbricati nel ducato e minori per quelli che già esistono.
1771 Luglio/Agosto
Copia di una lettera della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Zuanne Corner, che ringrazia e loda l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per il progetto di prosciugare le Valli Grandi facendo fluire le acque nel fiume Adigetto, e gli accademici Pignolati e Paletta per aver citato nella lettera del 13 u.s. la macchina idraulica del Dott. Schiappardina.
1787 Agosto
Gaetano Cellini, incaricato dal Signor Ernesto Bevilacqua di rilevare lo stato della strada fuori da Porta del Vescovo, detta “strada della spianada”, che conduce in Valpantena, ne rileva i difetti e propone le operazioni necessarie a renderla in ottimo stato. La strada è bassa rispetto alla campagna circostante ed è spesso invasa dall’acqua che straripa da un progno vicino.
1787 Agosto
la Deputazione alle Strade del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia che è stata incaricata al riattamento delle Regie Strade Postali, scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, a firma Antonio Boldù per chiedere suggerimenti sulle cose da fare, certa come è che un tale argomento non può che interessare fortemente l’Accademia stessa.
1787 Agosto
Promemoria per il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia che racconta i fatti relativi all’aumento della tariffa del dazio per le merci trasportate sull’Adige allo scopo di risarcire le spese per i lavori per la sistemazione del fiume in zona Serravalle, l’intervento del Magistrato Mercantile di Bolzano presso il suo Governo, la risposta negativa del Governo anche in base ad un precedente del 1770, peraltro sconfessato dai mercanti veronesi in quanto quell’aumento non era dovuto a lavori sul fiume ma a difficoltà del trasporto da parte degli speditori.
1787 Agosto
Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, a firma Zuanne Minotto, si congratula con gli Accademici di Verona per il diligente studio condotto da Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – sul confronto fra la vecchia e la nuova tariffa doganale della Lombardia, e si attende analoghi esami sulle variazioni della stessa tariffa che stanno per avvenire.
1787 Luglio
La Deputazione alle Tariffe mercantili si congratula con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per gli studi e le informazioni ricevute sui problemi dei transiti.
1787 Luglio
Minuta di un promemoria predisposto dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che spiega perché dopo la nuova tariffa doganale della Lombardia Austriaca sia stato conveniente organizzare il trasporto di “lanerie” e di “telerie” a Ferrara e precisamente a Ponte Lagoscuro con una barca che percorreva il Mincio e quindi il Po (vedi relazione del 25 maggio 1787); spiega inoltre che per le proteste degli speditori Mantovani, privati del dazio di transito, in aprile sia stata ridotta la tariffa daziale e successivamente sia stata ancora ridotta al punto che conviene riprendere la vecchia strada per portare le merci da Verona a Ferrara.