Antonio Cappello ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per avergli inviato l’Elogio del Segretario defunto, e comunica che dietro incarico del segretario del Magistrato dei Beni Inculti – Foscolo – ha portato ad un segretario del Senato la “parte” (Delibera) approvata dalla Reggenza dell’Accademia.
Scrittura: A mano
1790 Maggio
La Deputazione alla regolazione delle Tariffe Mercantili, a firma Zuanne Querini, ritiene che se all’ultimo problema messo a concorso l’anno precedente non sia stata data risposta alcuna ciò non dipenda dalla tenuità del premio, piuttosto alla difficoltà del tema stesso. Se infatti la prima parte del problema, là dove si chiede quale possa essere l’istruzione ai villici per produrre il salnitro, appare abbastanza facile, altrettanto non può dirsi della seconda parte dove si chiede come spargere l’istruzione stessa nelle province e dove raccogliere il prodotto, che è cosa di governo degli uomini e delle cose, quindi non alla portata neppure degli eruditi.
1790 Maggio
Antonio Cagnoli certifica che il bidello Angelo Marcantoni ha svolto in maniera soddisfacente per poter essere confermato per il successivo triennio.
1790 Maggio
Certificato analogo al precedente per la custode Caterina Cunego.
1790 Maggio
Certificato analogo al precedente per l’amanuense Antonio Casari..
1790 Maggio
Desiderato Pindemonte, Accademico scrive dal suo letto al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per dirgli di essere molto malato e di non poter permettersi la spesa di una lettiga, e pertanto venuto a conoscenza delle nuove norme circa gli assenti approvate dall’Accademia chiede di “ essere giubilato ex grazia ”. Chiede comunque di ricevere due copie dell’elogio su Zaccaria Betti scritto da Benedetto del Bene.
1790 Aprile
Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia esprime il proprio compiacimento per il tema posto in concorso dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e resta in attesa delle “Produzioni” che pervenissero. Approva anche la decisione dell’Accademia diretta ad accrescere lo stimolo dei Soci a produrre memorie che siano di vantaggio alla nazione.
1790 Aprile
Giovanni Arduino risponde al Segretario perpetuo dell’Accademia – Antonio Cagnoli – per approvare, d’accordo col collega Stefano Valmarana, unico presente della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, la proposta di delibera di cui al punto precedente, e per promettere la presentazione al Senato e al Sovrano della stessa.
1790 Aprile
Lettera generica di Francesco Foscolo che garantisce al Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, Marchese Carlotti, qualcosa che ha a che fare con l’escavazione da parte di Villafranca a favore delle paludi del Tion, anche per l’interessamento di certi signori Ottolini e Gebuli.
1675 Sconosciuto
Il 16 marzo 1790 un certo Antonio Gaiani, probabilmente un notaio come si ricava dal “logo” posto a fianco della dichiarazione dello stesso, fa copiare da una stampa, un decreto del 21 maggio 1675, trovata presso il sig. Michele Angelo Bellavite, forse emesso da Nicola Sagredo, veneziano ed indirizzato ad Angelo Diedo e a Marco Antonio Barbarico, autorità veronesi. Il decreto tratta la disciplina della collocazione delle pecore forestiere nel territorio veronese tra la metà del mese di Aprile e il giorno di San Martino a Novembre; le pecore dovranno essere situate nelle campagne pubbliche e nei monti sterili destinati al pascolo, nonché negli otto Tezoni Pubblici (Ovili) per la produzione del salnitro. Seguono le punizioni per chi non si atterrà a dette disposizioni.