Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia Approva la decisione dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, circa le nuove regole dello statuto (vedi documenti di Aprile) lodando l’Accademia che si propone di accrescere sempre più lo stimolo allo studio sulle materie di sua competenza, Conviene che forse il quesito sul tema delle Arti (come insegnare la formazione del salnitro) non abbia avuto risposta per la modicità del premio e propone di elevarlo a 30 Zecchini. Si congratula infine per la nomina della nuova reggenza.
Scrittura: A mano
1790 Luglio
Giovanni Paolo Dionisi – Accademico – trasmette all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona la lettera del suo Corrispondente – Vincenzo Tonelli – abitante in Orti, lettera che adempie alle ricerche relative al suo “Riparto”, ricerche chieste dall’Accademia con lettera del 24 Novembre 1789. Peraltro per meglio dimostrare le località e le condizioni dei luoghi ha preparato un disegno che presenta insieme alla lettera del suo Corrispondente (il disegno non è agli atti).
1790 Luglio
Desiderato Pindemonte – Accademico – scrive al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per proporgli, dopo aver detto di avere ammirato l’elegantissimo elogio del Betti, di preparare una storia dell’Accademia con i successi e i progressi ed anche con le stampe delle Memorie degli Accademici.
1790 Luglio
Giovan Francesco Leonardi scrive al Presidente o al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per metterlo al corrente di come sia andata la raccolta del frumento e di come vi sia differenza fra appezzamenti di terra diversi, differenza che lui giustifica con la presenza in alcune parti di una sostanza che si legge “Carbone”, ma che forse è un’altra cosa.
1790 Luglio
Desiderato Pindemonte – Accademico – scrive ad Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia -con la quale gli manda una relazione che egli chiama “..il socorso di Pisa ” e gli chiede di correggere sia la prima parte che la seconda, sempre che Cagnoli lo ritenga opportuno. Suppone che i suoi scritti facciano sorridere gli Accademici a meno che, essendo umanissimi e pieni di pietà, non si muovano a compassione di quanto messo in carta.
1790 Luglio
Desiderato Pindemonte – Accademico – si giustifica del ritardo con il quale sta rispondendo ai quesiti che gli sono stati posti dall’Accademia, sia per la sua infermità, ma anche per il tempo che è stato necessario a trovare vecchi appunti e memorie utili al lavoro in questione, consistente in definitiva alla descrizione del settore di territorio della provincia di Verona a lui assegnato. Fa poi riferimento ad una carta geografica che gli sarebbe stata molto utile per descrivere i villaggi, i monti, le pianure, le valli e i fiumi, carta pare disegnata da un certo Leonida Pindemonte, famoso geografo ma che è andata perduta. Passa poi a confermare che ricevute nell’Ottobre del 1789 le stampe per la preparazione del frumento da semina le ha distribuite nell’ suo “Ripartimento” attraverso il signor Andrea Vicentini. Espone quindi alcune considerazioni sulla suddivisione del territorio nei vari “Ripartimenti” proponendo alcune modifiche e che per ciascun settore le località vengano indicate in ordine alfabetico. Propone anche che, per trarre notizie certe delle popolazioni dei monti, dei fiumi, delle pianure e delle paludi che ancora sussistono, sarebbe utile predisporre una perfetta carta topografica alla quale tutti gli Accademici potrebbero collaborare. Si rammarica infine per i 220266 campi inondati dall’acqua.
1790 Giugno
Zeno Rizzi – Accademico – Incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di descrivere il Riparto a lui assegnato con l’aiuto dei parroci della zona e del suo Corrispondente Antonio Ponzato (?). Il suo riparto comprende undici Ville o Comuni che sono: Il Vago, Lepia, Caldiero, Formighè, Villa Broggia Pombion, Mambrotta, Ca del Ferro, Boccarè, Rota e Sabbionara. Di queste solo due sono veramente Ville e cioè Caldiero e la Rota mentre le altre sono piccolo agglomerati di case , magari due o poco più. Passa poi a descrivere tutte le ville una per una, facendone anche un poco di storia.
1790 Giugno
Anton Maria Meschini, Accademico, scrive al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – Antonio Cagnoli – per fargli sapere che un improvviso mal di testa e una improvvisa mancanza della vista gli hanno impedito di eseguire il suo compito (non si dice quale).
1790 Giugno
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Stefano Valmarana, trasmette all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona copia del decreto dell’Eccellentissimo Senato approvato il 29 Maggio 1790 e riguardanti le nuove regole dello Statuto dell’Accademia.
1790 Maggio
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti a firma Stefano Valmarana si congratula con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona sia per l’Elogio scritto da Benedetto del Bene in memoria dell’ex Segretario perpetuo dell’Accademia Zaccaria Betti, sia per il nuovo statuto (le nuove 10 regole proposte da Antonio Cagnoli) che meglio regolano la vita dell’Accademia.