Minuta con la quale il Consiglio di Reggenza invia a ciascun giudice, eletto per valutare le memorie presentate in risposta al tema scelto il 15 marzo 1791, l’incarico che gli è stato assegnato e le istruzioni che deve osservare nell’attività in parola.la minuta è unica e verrà ripetuta cinque volte una per ogni giudice.
Scrittura: A mano
1792 Marzo
Giovan Battista Ridolfi, incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di giudicare la dissertazione contrassegnata col motto “Tunc bene fortis equus .” scritta da Rocco Santerno – residente veneto alla corte di Torino – e giunta in ritardo rispetto alla data di scadenza, (vedi documento del 20 Agosto 1791) la ritiene ragionata, erudita dotta e rispondente al problema posto dall’Accademia. Propone che venga stampata per essere resa pubblica.
1792 Febbraio
Copia di una lettera scritta in data precedente forse da Antonio Cagnoli, Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona. Lettera che trasmetteva ai Provveditori alla Sanità di Verona due fogli a stampa, arrivati dalla Società Patriottica di Milano, e concernenti le malattie interne dei bovini e alcuni metodi di cura alla cui stesura aveva provveduto il patrizio riminese Francesco Bonsi.
1792 Febbraio
Giuseppe Rotari, incaricato di giudicare le opere dei soci dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, ritiene che siano da premiare quella di Bartolomeo Lorenzi e di Agostino Pignolati
1792 Febbraio
I Provveditori alla Sanità di Verona, a firma di Benedetto del Bene (che evidentemente ora ricopre la carica di Provveditore) ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per l’invio dei due fogli a stampa, sulle malattie dei bovini scritti dal riminese Francesco Bonsi. (la data di questa lettera è precedente a quella del documento di cui al punto precedente, ciò fa pensare che quello si tratti di una copia della lettera originale, scritta dopo la risposta).
1792 Marzo
Bartolomeo Giuliari, incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di giudicare la dissertazione contrassegnata col motto “Tunc bene fortis equus .” (la stessa del documento del 5 Marzo 1792), dichiara che l’autore può ben dolersi che essa sia arrivata in ritardo, infatti il tema appare sviluppato con principi giustissimi e con ragioni fortissime e definisce l’autore un politico erudito, un filosofo profondo ed energico scrittore.
1792 Febbraio
Bernoulli ringrazia Anton Maria Lorgna per avergli inviato il secondo, il terzo, il quarto e il quinto Tomo delle memorie della Società Italiana.
1792 Gennaio
Appunto vergato durante la Sessione (Adunanza dei Soci effettivi) del 14 Gennaio per un eventuale successivo verbale, con l’indicazione del numero dei presenti, dei ritardatari, delle “parti” (delibere) votate.
1792 Febbraio
Bozza di delibera approvata dall’Assemblea dei soci che ammette il voto di un certo numero di Accademici sulle dissertazione sulle “Arti” che non avendone sentito in tutto o in parte la letture (vedi documento precedente) sono poi andati a leggersele per conto loro in altro momento.
1792 Gennaio
Appunto preso durante la riunione dei soci del 9 del 10 e del 12 Gennaio 1792, con notizie circa i ritardatari e circa l’ordine cronologico di lettura delle dissertazioni a concorso.