La Deputazione alla regolazione delle Tariffe Mercantili comunica all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di gradire le osservazioni meteorologiche, mediche ed agrarie relative all’ultimo biennio.
Scrittura: A mano
1792 Marzo
Pietro Ponzilacqua trasmette al Presidente o al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona la memoria sul salnitro accompagnata dal parere del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, perché venga stampata, scusandosi del ritardo e dichiarandosi a disposizione per l’esecuzione di quanto contenuto nella memoria.
1792 Marzo
Zenone Bongiovanni, Medico e Socio dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona su incarico di questa ha esaminato una memoria presentata il 26 Febbraio decorso, sui mezzi di prevenire le malattie dei coltivatori di riso. Il Bongiovanni riassume la memoria e alla fine la ritiene valida, elegante e chiara, nonché utile e degna di essere accolta e pubblicata.
1792 Marzo
Giambattista Albrizzi a nome del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia restituisce all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona la memoria di Pietro Ponzilacqua sul nitro (salnitro), perché venga stampata come anche consigliato dal Magistrato Eccellentissimo dei “Rifformatori” (sic!) dello Studio di Padova.
1792 Marzo
Zuanne Sagredo a nome del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia approva il tema proposto dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per il concorso dell’anno 1792/1793, che riguarda, come si evince da un documento successivo le piante utili alle tinture che possono essere coltivate nel territorio Veronese.
1792 Marzo
Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – riassume, forse per Rocco Santerno – Residente veneto alla corte di Torino – il giudizio estremamente positivo sulla dissertazione che risponde al quesito dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e che recita: “Se giovi o no tenere le Arti unite in corpi con disciplina, privilegi contribuzioni al corpo e quali siano i vantaggi e i disvantaggi tanto generali quanto particolari rispettivamente al Commercio, alla Nazione ed al Pubblico Erario”, giunta peraltro in ritardo rispetto alla data di chiusura del concorso, sperando che l’autore riveli il proprio nome, e restituendo la dissertazione chiedendo una copia della stessa una volta stampata.
1792 Marzo
Il Cavalier Zulian ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per averlo voluto onorarlo associandolo ad essa.
1792 Marzo
Girolamo dal Pozzo, incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di giudicare la dissertazione contrassegnata col motto “Tunc bene fortis equus .” (la stessa del documento del 5 Marzo 1792) fa sapere ad antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – che la sua gotta gli ha impedito di valutare a fondo la dissertazione, pur avendone compreso il principio che, secondo l’autore, sarebbe meglio che le arti fossero libere e non legate in corpi.
1792 Marzo
Alessandro Albrizzi ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per averlo voluto onorarlo associandolo ad essa.
1792 Marzo
Benedetto del Bene, ore Cancellire dei Provveditori alla Sanità di Verona scrve all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per chiederle di mettere a concorso un tema sulle terme di Caldiero, per il quale è previsto un premio di sessanta Zecchini. Il tema riguarda la storia delle terme, e i relativi aspetti curativi.