Bartolomeo Poletto, dichiara all’Accademia la propria indigenza, e si rimette alla buona volontà dei Soci per una gratifica che compensi le spese da lui sostenute per la pubblicazione del Decreto riguardante i danni da non farsi ai “Morari” della fortezza di Peschiera.
Scrittura: A mano
1793 Agosto
Giuseppe Rotari – Accademico – incaricato dalla reggenza ad esaminare un progetto di telaio approntato da Bartolomeo Marchetti Tomasi, esprime seri dubbi sulla efficacia del progetto.
1793 Agosto
L’Accademico Gazola esamina ed approva il progetto di un carro che macina ogni tipo di frumento mentre si muove, progetto e modello predisposti da Giovanni Berettini
1793 Giugno
Antonio Righi fa sapere all’Accademia che sugli spalti esterni della fortezza di Peschiera vi sono 280 “Morari” (gelsi) da spiantare perché troppo piccoli.
1793 Giugno
Bartolomeo Poletto si lamenta con Antonio Cagnoli perché le spese della pubblicazione del decreto riguardante i “Morari” (gelsi) non sono state rifuse da Antonio Righi, secondo il quale dette spese devono essere a carico della Cancelleria Prefettizia.
1793 Dicembre
Giovanni Pisoni fa presente che il territorio di Tarmassia fa parte di Isola della Scala, tanto è vero che i consiglieri di Tarmassia sono eletti da Isola
1793 Giugno
Lettera ad Antonio Cagnoli da parte di Franco Fondo che loda la lettera di ringraziamento scritta dal Nostro alla Deputazione sopra l’Agricoltura del Magistrato dei Beni Inculti per l’affare di Peschiera.
1793 Dicembre
Lettera (forse consegnata a mano e con l’intestazione “Presentata dall’Egregio Accademico(?) Pietro Venin”, scritta da altra mano) con la quale lo scrivente, su suggerimento del suo Corrispondente Baldassar Piccoli, consiglia di ordinare diversamente i comuni della porzione a lui affidata, la XII, per meglio visitarli.
1793 Giugno
Minuta scritta da Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – per una lettera ai Sig.ri Deputati sopra l’Agricoltura per ottenere l’esenzione delle tasse sulla piantagione dei “Morari” (gelsi).
1793 Dicembre
Orazio Sagramoso risponde al quesito del Consiglio di Reggenza sulla suddivisione del territorio in 39 porzioni, obiettando che il “Valese” non è comune ma è parte di un altro comune e suggerendo un diverso ordine degli stessi compresi nella XXIII porzione.