Lettera inviata al fabbro ferraio Giuseppe Zannoni dall’ingegnere municipale di Vicenza G.B. Berti attestante che lo stesso ha eseguito “lodevolmente” il cancello in ferro per il tempietto a Palladio; il Berti si diffonde nel sottolineare i pregi anche artistici dell’opera.
Provenienza: Vicenza
1782 Settembre
L’Accademia di Vicenza annuncia che la memoria vincitrice del concorso: “Sulla coltivazione e manipolazione del Lino” è quella recante un certo motto latino ma non si trova lo stesso motto sui fogli con i nomi ed invita chi ha scritto detta memoria a palesarsi. Un’altra memoria sullo stesso argomento merita l'”Accessit” ossia il secondo premio ed è quella del Dott. Antonio Turri. Infine l’Accademia propone per l’anno successivo un concorso dal tema: “Attesa la naturale fertilità del Frumento, indicare se l’ordinario metodo di coltivarlo sia il più utile che eseguir si possa”. Seguono le consuete istruzioni e i premi di 16 Zecchin per il primo di 8 per il secondo.
1779 Ottobre
La Pubblica Accademia di Agricoltura di Vicenza informa che non essendo pervenuta alcuna memoria sul quesito relativo a come far lavorare meglio “ le possessioni ” sia per i proprietari che per i coloni, l’argomento viene riproposto ed il termine per la consegna delle memorie diviene fine Maggio 1780. Il premio viene alzato ad una medaglia di 16 zecchini.
1777 Ottobre
L’Accademia Agraria di Vicenza, riscontrato che il quesito posto a concorso per l’anno precedente e riguardante il come migliorare lo stipendio degli operai di campagna per renderlo sufficiente ai loro bisogni non ha avuto risposta, lo ripropone per l’anno in corso fissando alla fine di Agosto 1778, il termine per la consegna delle dissertazioni. Inoltre propone il quesito per l’anno successivo, che riguarda il modo di dare in affitto le proprietà. Le dissertazioni potranno essere consegnate entro l’Agosto 1779. Indica quindi il premio per i vincitori e le modalità con le quali devono svolgersi i concorsi.
1776 Maggio
La società agraria di Vicenza pubblica un avviso a stampa per informare che nessuna memoria è stata ritenuta valida sull’argomento messo a concorso per il 1774/1775, circa la maniera di aumentare il numero di bovini nella provincia, senza pregiudizio delle colture. Pertanto tale argomento viene riproposto, mentre per il 1777 viene proposto un tema riguardante: l’insufficiente stipendio corrisposto agli operai della campagna, scoprire il motivo di tale pratica e suggerire i mezzi affinché detta mercede sia sempre proporzionato all’alterazione dei prezzi delle derrate e dei bisogni degli operai (braccianti).
1774 Sconosciuto
Avviso del concorso, proposto dalla Pubblica Società Agraria di Vicenza, per un opera sulle cause e sui rimedi della scarsezza dei bovini nella provincia.
1774 Sconosciuto
Bando di concorso della Società Agraria di Vicenza per una memoria sul miglioramento della coltivazione del grano, di come evitare che sia mangiato da animali sotterranei e di come evitarne le malattie. Il bando contiene anche le istruzioni per l’invio delle dissertazione. Viene anche dichiarato che la dissertazione vittoriosa (“Coronata”) verrà stampata a spese dell’Accademia.
1773 Sconosciuto
Agostino Negri ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per averlo nominato Socio e desidererebbe avere maggior talento per meglio corrispondere all’onore che gli viene fatto.
1773 Sconosciuto
Antonio Iurra (o Iuvra) Segretario della Società Agraria di Vicenza ringrazia l’Accademia di Agricoltura, di Verona per la memoria di Michelangelo Locatelli sulla perniciosa malattia dei gelsi.
1773 Sconosciuto
Bando di concorso della Pubblica Società Agraria di Vicenza per un premio di una medaglia d’oro del valore di dodici Zecchini, a chi sarà capace di risolvere uno dei due quesiti proposti, e cioè: quali prodotti agricoli sia animali che vegetali meritino la maggiore attenzione, e quale possa essere il miglior modo di coltivare le viti , di vendemmiare e di fare i vini. Il bando è firmato da due persone, Antonio Mari Porto e Antonio Paiello, che si dichiarano ambedue “Presidente”. (Forse un errore del Tipografo?)