Notifica da parte di Antonio Mazzonelli, titolare della omonima ditta, dell’acquisto di tutti gli alberi di legno grezzo esistenti nella selva dei fratelli Scandola, secondo gli accordi del 7 Luglio 1773, previo l’esborso di novecento lire agli stessi fratelli.
Provenienza: Verona
1773 Sconosciuto
Ricevuta da parte di Pietro Ceroni di una bussola, due scale in bosso e lo strumento per misurare i monti Ricevuta di Simone Bombieri di una bussola e .. A piè di pagina in data 26 Settembre 1774 qualcuno che potrebbe essere Zaccaria Betti certifica la restituzione da parte di Ceroni della bussola delle due scale e dello strumento per misurare i monti.
1773 Sconosciuto
Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – e l’accademico Antonmaria Marchini, dopo aver fatto presente che l’Accademia di Agricoltura ha sempre rispettato ed ubbidito alle leggi che sono state emanate per fissare i doveri dell’Accademia stessa, sottolineano come in particolare si siano interessare ad ubbidire a quei capitoli che chiedono di definire con esattezza la descrizione dell’intero territorio della provincia. Alcune cose sono state fatte e la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti ha approvato, ma ha anche, con le lettere del 4 febbraio e del 20 marzo decorsi, invitato l’Accademia a dichiarare alla Sovrana Autorità di cosa abbia bisogno per completare detto lavoro. Le cose più importanti di cui l’Accademia ha bisogno sono: una esatta topografia del territorio, una convenevole libertà per gli Accademici, ed un particolare aiuto dalla “..Sovrana Munificenza..”. L’Accademia possiede alcune carte topografiche ma sono confuse ed imperfette, perciò il territorio della Provincia è stato diviso in tante porzioni affidate a ciascun Accademico cosicché sarà possibile porre tutto minutamente sott’occhio. Vi sono infatti valli palustri da recuperare, fonti male usate o addirittura sconosciute, mulini mal costruiti che provocano anche essi allagamenti e paludi, vi è infine il corso del grande fiume che speso straripa provocando danni ed allagamenti. La libertà richiesta, come seconda cosa, riguarda la possibilità di mutare o proporre di mutare alcuni aspetti della politica economica agricola del territorio, come ad esempio certe limitazioni imposte, certi dazi, ecc. Infine niente potrà essere fatto senza un qualche aiuto in denari, il che costituisce il terzo punto prima enunciato come “Sovrana munificenza”.
1773 Sconosciuto
Bando di concorso emanato dall’Accademia di Agricoltura di Verona sull’argomento “Da che nasca, e come prevenire, o sanare si possa quel morbo, da cui furono attaccati gli Ulivi, e che comunemente dicesi Rogna”. Il bando contiene anche le istruzioni per l’invio delle dissertazione. Viene anche dichiarato che la dissertazione vittoriosa (“Coronata”) verrà inviata alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti perché la presenti al Doge.
1773 Sconosciuto
Agostino Pignolati – Presidente dell’Accademia di Agricoltura di Verona sente il bisogno di rivelare ai soci un’osservazione da lui fatta sulla malattia dei “Mori” (gelsi) detta dai contadini “Salvanello o Falchetto”. Detta osservazione consiste nel fatto che nella sua tenuta ove quasi tutti i gelsi sono stati colpiti dalla malattia citata, egli ha trovato un albero completamente immune, e ha convocato sia Zaccaria Betti che Anton Maria Meschini ad osservare la cosa, ed essi possono essere testimoni del fatto. Egli si ripromette di effettuare attente osservazioni su tutte le parti di detto gelso (foglie, legno. Corteccia, ecc.), intanto si è sentito in dovere di mettere al corrente tutti i Soci di una simile singolarità che potrebbe portare grossi vantaggi per sconfiggere la malattia.
1771 Luglio/Agosto
Cartellina che doveva raccogliere gli scritti degli Accademici Felice Gaiani e Alessandro Pompei sulle valli Veronesi situate fra l’Adige, il Canal Bianco ed il Tartaro (gli scritti non ci sono).
1772 Sconosciuto
Verbale dell’accordo fra l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e il sig. Tomaso Fava, firmato per l’Accademia da Agostino Pignolati e da Zaccaria Betti , per eseguire l’esperimento della cura dei “Morari” infetti del morbo cosiddetto “del Falchetto” su poche piante, assicurando al Fava le spese del trasferimento e della permanenza.
1772 Sconosciuto
Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura di Verona descrive a qualcuno, non indicato, i sintomi della malattia dei gelsi, indicando anche i sistemi curativi proposti da Tomaso Fava e da Carlo Bettoni
1772 Sconosciuto
Antonio Tiraboschi, Cancelliere provinciale alla sanità, chiede all’Accademia di Agricoltura, di Verona di rivelare il sistema da lei conosciuto per liberare dall’acqua stagnante alcuni terreni che ne sono invasi per gli allagamenti avvenuti in alcune zone della provincia di Verona (Probabilmente per lo straripamento dell’Adige).
1772 Sconosciuto
Copia di una sentenza analoga alle precedenti, emessa dal giudice Agostino Maffei nei riguardi di Antonio Ambrosi che come gli altri ha recato danni ad una strada non precisata.