Angiolo Carminati Podestà di Verona e suo Distretto, vista la cessione della piantagione dei Gelsi sugli spalti interni ed esterni della Fortezza di Peschiera al Sig. Lodovico Painelli ripubblica un proclama del 1768 che vieta di far danno agli alberi in parola.
Provenienza: Verona
1774 Sconosciuto
Adriano Cristofali relaziona l’Accademia di Agricoltura di Verona sulle livellazioni da lui compiute allo scopo di tracciare il profilo di quell’alveo che dovrà permettere il prosciugamento delle (famose) Valli Veronesi.
1774 Sconosciuto
Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – descrive in una lunga lettera (probabilmente inviata alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti) la situazione del legname nella provincia di Verona, ormai distrutto per dar luogo ad altre coltivazioni; alla necessità di ricorrere al legname del Trentino (e ne descrive anche gli aspetti secondari) che arriva in città portato dall’Adige, con grave costo dovuto soprattutto al dazio detto della Stradella mentre quel poco che entra via strada dai territori veneti è inferiore ed è detto “delle Porta”. Quindi illustra la scoperta del fratelli Mazzonelli dei boschi nella Lessinia, soprattutto nei comuni di Chiesa Nuova e di Erbezzo, boschi che non sono stati usati per ricavarne legname, per l’impossibilità di trasporto, non essendoci strade carrozzabili, ed usato dai padroni al massimo per la costruzione di qualche baita. Illustra altresì la loro industriosità per sistemare una strada che passa nella valle detta dell’anguilla, il loro rivolgersi all’Accademia per interessare il governo della Repubblica al problema, di come l’Accademia abbia inviato in loco degli esperti e come questi abbiano approvato l’operato dei fratelli Mazzonelli ed il progetto di usare i boschi della Lessinia per usarne il legname, indica infine le cose da fare fra cui la più importante è quella di costruire una vera e propria strada dai comuni di Chiesa Nuova e di Erbezzo fino a Lugo.
1774 Sconosciuto
Simon Bombieri presenta, probabilmente all’Accademia di Agricoltura di Verona, il conto delle spese sostenute da lui e da Adriano Cristofali per provvedere alle livellazioni necessarie ad asciugare le Valli Veronesi.
1774 Sconosciuto
Delibera in carta bollata da 75 centesimi da parte di Anzolo Carminati,- “Capitanio di Verona e suo distretto” della nomina di Santo Carrara, figlio di Bortolo, ad ortolano e custode dell’orto situato entro il recinto del Capitaniato. Delibera approvata dal Senato della Serenissima Repubblica di Venezia, copiata dall’originale molto tempo dopo da Benedetto del Bene – Segretario della sezione di Agricoltura, Commercio ed Arti meccaniche dell’Ateneo di Verona Ateneo che verrà istituito nel 1811.
1774 Sconosciuto
Due copie dell’avviso a stampa da parte dell’Accademia di Agricoltura di Verona sulla istituzione della scuola veterinaria di Padova con tutte le informazioni necessarie a chi intenda frequentarla.
1774 Sconosciuto
Relazione di Felice Gaioni all’Accademia di Agricoltura di Verona nella quale dopo aver confermato la necessità di asciugare le Valli Veronesi per vari motivi, afferma la difficoltà di una tale operazione che rende necessario un gran numero di interventi, e ne cita alcuni, riservandosi di approfondire il problema dopo che sullo stesso si sarà espresso il Colonnello Lorgna.
1774 Sconosciuto
Girolamo Marani scrive all’Accademia di Agricoltura di Verona affermando che nella zona a lui assegnata la malattia dei gelsi non c’e stata, solo alcuni sono morti per troppa acqua o per putrefazione di radici. Per curare la malattia la sua esperienza gli dice di tagliare i rami fradici e le radici e lasciarli riposare per qualche anno.
1774 Sconosciuto
Bando di concorso per una memoria relativa ai mezzi migliori per riattare le strade pubbliche della provincia veronese e i provvedimenti per conservarle. Inoltre non essendo stato aggiudicato il problema dell’anno precedente intorno alla rogna degli ulivi, si avverte che le dissertazioni sull’argomento saranno accettate per tutto l’anno corrente.
1774 Sconosciuto
Anton Maria Lorgna in una lettera all’Accademia afferma la propria ignoranza sui problemi del prosciugamento delle Grandi Valli Veronesi. Dichiara di conoscerne la storia ma di non averle mai viste e chiede che gli siano forniti tutti i documenti necessari a farsene un idea.