Altro foglio nel quale diverse persone riferiscono quando vengono licenziati i braccianti nelle varie località.
Provenienza: Verona
1776 Gennaio
Felice Gaioni ha preparato la risposta da dare alla lettera del 16 Settembre 1775 della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti (vedi), dove si chiedeva l’elenco di coloro che avrebbero tratto beneficio dal prosciugamento delle cosiddette “valli veronesi”, e con l’aiuto di Adriano Cristofoli e di Simone Bombieri ha anche disegnato una mappa dei territori in questione, e trasmette il tutto all’Accademia di Agricoltura. (la mappa non c’è)
1775 Sconosciuto
Delibera – probabilmente del Podestà di Verona – con la quale si concedono mille Ducati d’argento per la costruzione della strada dai Lessini a Verona purché i possessori dei boschi diano l’assenso al taglio degli stessi e i comuni interessarti diano l’assenso al passaggio della strada sul loro territorio.
1775 Sconosciuto
Un certo Felice Bombarda, che ha già fatto alcuni acquisti di legnami dai fratelli Mazzonelli, afferma di tagliare ancora 150 piante attenendosi alle regole disposte dall’Accademia di Agricoltura, di Verona.
1775 Sconosciuto
Gli Accademici Agostino Pignolati, Giovanni Sagramoso, Felice Gaioni e Zaccaria Betti rivolgono al Podestà di Verona una lettera nella quale, dopo aver descritto i problemi relativi alla costruzione ed adattamento della strada che dai boschi della Lessinia conduce a Verona, chiedono l’appoggio dell’autorità per tutte le risorse necessarie a risolvere il problema.
1775 Luglio
Copia della relazione dell’Ing. Lorgna alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti sull’essiccazione delle Valli Veronesi. Relazione molto approfondita che riempie circa quindici facciate, e nella quale il Lorgna anzitutto racconta la storia delle paludi così chiamate, citando addirittura un passo di Tacito negli Annali, di Plinio che pensa che il fiume Tartaro, con parte dell’Adige rifluisse in un ramo del Po, detta Fossa Filistina, uno dei sette rami con i quali si pensava che il Po sfociasse nel mare. Descrive poi le paludi o valli con tutte le misure da lui stesso rilevate, ed infine propone alcune soluzioni che coinvolgono sia il Fiume Tartaro, sia l’Adige sia in Canal Bianco.
1775 Sconosciuto
Copia della lettera con la quale Angelo Carminati – Capitano e Vice Podestà di Verona – invia alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti la lettera con gli allegati che gli è stata scritta da Zaccaria Betti sul problema della strada dai monti Lessini alla città di Verona e di cui si è indicato nei punti precedenti.
1775 Sconosciuto
Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – scrive al Capitano e Vice Podestà di Verona per spiegargli come sia possibile non solo costruita una strada che permetta il trasporto del legname scoperto nei boschi della Lessinia in città, e a questo scopo gli allega copia di atti e statuti esistenti già da tempi molto lontani, il primo è del 1224, ed anche dichiarazioni di Ingegneri sulle loro attività di allargamento delle strade esistenti.
1775 Sconosciuto
Copia della lettera di Zaccaria Betti al Capitano e Vice Podestà di Verona citata precedentemente con la stessa data.
1775 Sconosciuto
Copia di una lettera scritta da Angelo Carminati – Capitano e Vice Podestà di Verona – alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti dove risponde ad alcuni dei quesiti che detta Magistratura aveva inviato a lui e all’Accademia (vedi lettera del 28 Aprile 1775).