Benedetto Valmarana – Capitanio e Vice Podestà di Verona – dispone che nessuno che conduca merci lungo il Canale della Rabiosa possa caricare o scaricare le merci in un posto diverso dalla dogana della Bevilacqua.
N-carte: 1
1776 Dicembre
Scrittura privata, avente forza di “pubblico instrumento”, fra Domenico Giacomelli e Francesco Marani, con la quale il primo si impegna a lavorare come contadino per il secondo per cinque anni e cioè dal giorno di Sam Martino 1724 alllo stesso giornio del 1729. La scrittura contiene tutti i reciproci obblighi, come ad esmpio la libertà per il primo anno di poter sciogliere il rapporto da parte di ambedue i convenuti previo l’avviso che deve essere dato dieci giorni prima del giorno di San Giacomo di Maggio.
1723 Sconosciuto
Minuta di un proclama, destinato ad essere stampato, e predisposto da almeno tre Magistrati della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, ed approvato dal Magistrato del Governo della Serenissima, Giacomazzi, relativo a tutta una serie di problemi riguardanti il fiume Menago in territorio veronese, quali il normale deflusso delle acque , la pesca ecc. (Il documento è quasi illeggibile
1717 Sconosciuto
Raccolta di ordini e regole in materia di pecore, stabilite da Andrea Mula “Capitanio” di Verona e confermate dall’Eccellentissimo Senato il 13 Febbraio 1716.
1776 Dicembre
Scrittura fatta da un certo Bartolomeo Fortuna che determina i rispettivi compiti del padrone – Pietro Borghetto – e dei lavoranti (i cui nomi sono poco leggibili), fatta con il consenso delle parti.
1841 Luglio
Minuta di Scopoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – per rispondere ai quesiti rivolti all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona da parte della I.R. Delegazione Provinciale di Verona di cui al documento del 30 Luglio 1841
1777 Agosto
Il Consiglio dei Dieci dispone che tutti i gli esperti artiglieri, vadano per le ville e per tutti i territori (evidentemente della repubblica) per individuare i luoghi adatti alla preparazione del salnitro ed insegnino, a chiunque voglia, come preparalo.
1792 Marzo
Alessandro Carlotti, incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di giudicare la dissertazione contrassegnata col motto “Tunc bene fortis equus .” (la stessa del documento del 5 Marzo 1792) approva con entusiasmo l’opera che, purtroppo, non può essere premiata perché giunta in ritardo e propone comunque di darla alle stampe.
1853 Dicembre
L’Accademia informa l’I.R. Delegazione Provinciale che nelle sue sale, in occasione dell’esposizione in corso di oggetti industriali, verranno esposte anche alcune opere dello scultore veronese nob. Torquato Della Torre;opere da questi prodotte a Firenze, destinate a Venezia, che in tal modo per alcuni giorni potranno essere ammirate anche a Verona.
1855 Gennaio
La Reggenza dell’Accademia, ringrazia il Socio Attivo Mazza per il suo “Prospetto dei Poveri suoi istituti” (?).