La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, nelle persone di Giacomo Miani e di un Deputato dal nome illeggibile, venuta a conoscenza che il pensionatico ed il pascolo dei bovini e degli ovini reca danni gravi allo sviluppo dell’agricoltura chiede all’Accademia di Agricoltura, di Verona di essere informata di come si svolge detto pascolo, quali danni esso provoca nel territorio di Verona, e quali potrebbero essere i sistemi alternativi per garantire il cibo dei bovini e nello stesso tempo evitare i danni all’agricoltura.
N-carte: 1
1787 Sconosciuto
Alvise Mocenigo – Capitanio e Vice Podestà di Verona – mette al bando dell’intera provincia i “Pitocchi” forestieri, prevedendo per i Pellegrini diretti a Padova o alla santa casa di Loreto, una specie di permesso valido tre giorni nonchè una specie di contrassegno per i “Pitocchi” residenti nel territorio della provincia di Verona.
1770 Sconosciuto
Antonio Cappello scrive all’Accademia di Agricoltura di Verona per sostenere di non meritare alcun ringraziamento per aver procurato quei mezzi, senza i quali la stessa non avrebbe potuto operare. Tale operazione derivava da un proprio preciso dovere, così come sarà suo dovere garantire la regolarità dei sussidi e l’assegnazione dei necessari locali.
1787 Sconosciuto
Alvise Mocenigo – Capitanio e Vice Podestà di Verona – chiede a tutte le scuole, le confraternite e ai luoghi pii di dichiarare le proprie entrate e la provenienza delle stesse.
1770 Sconosciuto
Con proclama a firma Alvise Mocenigo, “Podestà e Vice Capitanio di Verona e sua Giurisdizione”, viene vietato a tutti i comuni, luoghi pii, o ad altri corpi del territori di procedere a spese se non già stabilite, in caso contrario esse dovranno essere preventivamente approvate dallo scrivente. Altrettanto divieto viene dichiarato per le elemosine elargite con i soldi della Comunità.
1770 Sconosciuto
I “Deputati Estraordinarj alle cause Pie” di Venezia emanano un proclama che informa tutta la nazione del Sovrano Decreto del 22 Marzo 1770, decreto che impedisce qualsiasi forma di elemosina e di raccolta di denaro destinate a qualsiasi Chiesa, Convento ecc. situati all’estero, vengono anche proibite le questue di quelle persone che fingendosi religiosi riescono ad ottenere offerte. Vengono previste le pene relative, reciprocamente viene vietato a chiunque di recarsi all’estero per esercitare la questua. Le denunzie verranno prese in considerazione sia se palesi sia se segrete. Infine si precisa che sono eccettuati dal divieto i luoghi Santi di Gerusalemme, ed il riscatto degli schiavi sudditi caduti nelle mani degli infedeli.
1770 Sconosciuto
Copia di una lettera di Cristoforo Minnelli, “Podestà e Vice Capitanio” di Verona con la quale trasmette alla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti i nominativi di quattro nuovi soci dell’Accademia di Agricoltura di Verona nonché di una lettera della stessa.
1770 Sconosciuto
L’Accademia di Agricoltura di Udine a firma de “Li Censori della Società” nell’affermare che la corrispondenza fra le varie Accademie sia il mezzo più adatto per rendere giovevoli a tutti le applicazioni e gli esperimenti diretti a migliorare la conoscenza dell’Agricoltura, invia all’Accademia di Agricoltura di Verona alcuni esemplari di un discorso letto ultimamente presso la propria Accademia e ritenuto degno di essere conosciuto.(dalla scrittura, e non solo, sembra che tale documento fosse contenuto nella busta descritta nel documento precedente a quello con la data del 23 Gennaio ’70).
1829 Luglio
La Deputazione sopra l’Agricoltura comunica all’Accademia le modalità di erogazione dei 150 ducati annui assegnati a ciascuna delle cinque Accademie di Agricoltura nominate nel decreto del Senato 1.9.1769.
1770 Sconosciuto
Nizzi Giacomo (che evidentemente ha preso il posto di Lorenzo da Ponte , probabilmente deceduto; vedi documento del giorno 11 Settembre) e Zuanne Grimani, Deputati sopra l’Agricoltura nel Mafistrato dei Beni Inculti, avvertono l’Accademia di Agricoltura di Verona di aver dato ordine ai governi delle città nelle quali è stata creata un’Accademia di versare alle Accademie un contributo annuo di 150 Ducati, con due rate ogni sei mesi. Inoltre fissano le regole con le quali possono essere ritirati e spesi detti Ducati (regole che sono proprie di una buona contabilità).