Copia di una sentenza analoga alle precedenti, emessa dal giudice Agostino Maffei nei riguardi di Antonio Ambrosi che come gli altri ha recato danni ad una strada non precisata.
N-carte: 1
1772 Sconosciuto
Proclama emanato dal “Capitanio e Vice Podestà di Verona” Andrea Giovannelli con il quale viene disposto che tutte le merci provenienti da Bolzano od altra città della Germania, viaggino solo sul fiume Adige, attraccando poi alla Dogana d’Isolo per essere controllate dall’Ufficio di sanità, come prescrive la disposizione del Magistrato alla Sanità di Venezia con decreto del 13 Marzo 1724. Naturalmente è vietato approdare altrove e che zattere o barche scarichino alcun pacco o valigia prima dell’Attracco di cui sopra.
1772 Sconosciuto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, approva l’idea della “Società Georgica” (L’Accademia di Agricoltura) di dividere il territorio della provincia in tanti parti affidandone lo studio a ciascun Accademico; ricorda il merito di alcuni Accademici, fra cui il Segretario perpetuo dell’Accademia, Zaccaria Betti, il fu conte Alessandro Pompei, il conte Luigi Miniscalchi ecc., per il loro contributo al miglioramento dell’economia rurale ed alla maggiore prosperità della Nazione, ed infine esprimono il desiderio (l’ordine ?) di venire informati su qualsiasi progetto possa essere utile al pubblico bene.
1771 Settembre/Ottobre
La Società Agraria di Vicenza, a firma Antonio Zurra, ringrazia l’Accademia di Agricoltura di Verona delle due memorie ricevuta: una sulla divisione del territorio e l’altra sulla moltiplicazione della specie bovina. Ritiene molto utile proseguire nello scambio di informazione fra le due accademie.
1771 Settembre/Ottobre
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, in una lettera all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, di cui uno dei firmatari è Giacomo Miani (l’altro è illeggibile) trattano tre problemi. Il primo relativo alla malattia dei gelsi, nel ringraziare le osservazioni di Alessandro Pignolati e di Girolamo Marani sull’argomento; il secondo sull’uso migliore delle acque e dei terreni per le “praterie” (destinate evidentemente alla fienagione) prospettato da Michele Aldighieri; il terzo relativo al prosciugamento delle Valli Veronesi sul quale si limitano a vaghe promesse.
1771 Settembre/Ottobre
Cartellina contenente la divisione di tutto il territorio Veronese
1771 Settembre/Ottobre
Cartellina che doveva contenere alcune memorie dei soci per essere messe a protocollo. (Le memorie non ci sono)
1771 Settembre/Ottobre
L’Accademia di Agricoltura di Padova, ringrazia l’Accademia di Agricoltura di Verona per le due dissertazioni ricevute. (Vi sono più firme, alcune illeggibili, una di Alberto Colombo).
1771 Luglio/Agosto
Michele Aldighieri esprime il suo pensiero a Michelangelo Locatelli circa la malattia dei “Mori” (Gelsi per bachi da seta), sostenendo che la causa è il congelamento delle radici, perché, per ventuno anni, ogni volta che un gelso si ammalava ha riscontrato la corteccia delle radici “ aveva cominciato a smarcirsi”. Si dilunga poi sui vantaggi della pianura per la coltivazione del fieno in quanto nei dossi o nelle valli l’acqua di irrigazione si perde, e fa qualche esempio relativo a diverse località da lui conosciute.
1771 Luglio/Agosto
Miani e Grimani – della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, informano l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di aver ordinato al loro Soprintendente all’Agricoltura – (Giovanni Arduino) – di riassumere le memorie dell’Assessore Ignazio Fazio e dell’Accademico Angelo Maria Bilesino, ambedue della Pubblica società di Agricoltura di Feltre, relative alle malattie dei gelsi e dei rimedi possibili.(vedi lettera del 12 Agosto 1771. La data del 22 agosto deve essere quella dell’archiviazione in quanto successiva alla lettera di Arduino)