Altro foglio nel quale diverse persone riferiscono quando vengono licenziati i braccianti nelle varie località.
N-carte: 1
1776 Gennaio
Felice Gaioni ha preparato la risposta da dare alla lettera del 16 Settembre 1775 della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti (vedi), dove si chiedeva l’elenco di coloro che avrebbero tratto beneficio dal prosciugamento delle cosiddette “valli veronesi”, e con l’aiuto di Adriano Cristofoli e di Simone Bombieri ha anche disegnato una mappa dei territori in questione, e trasmette il tutto all’Accademia di Agricoltura. (la mappa non c’è)
1766 Fino al 1973
Copia di una lettera, scritta da Giovan Battista Pandolfi all’agente della Famiglia Zenobio, con la quale informa detta persona del contratto stabilito con Giacomo Scandola, contratto che permette al Pandolfi di tagliare le piante del bosco in possesso dello Scandola e situate in Val Lagarina. La lettera inoltre propone che analogo contratto venga stabilito fra Pandolfi e i Zanobio, con un dubbio da parte dello scrivente che il controllo sull’operato del Pandolfi con le piante di Zenobio possa essere lo stesso Scandola, anche se per un solo anno, ed è questo il vero motivo della lettera, che lo scrivente non vuole in alcun modo urtarsi con lo Zenobio.
1776 Marzo
Copia di una lettera apparentemente del Senato e indirizzata al Capitanio e Vice Podestà di Verona per comunicare l’approvazione della decisione del “…Diocesano Prelato…” di assegnare alla parrocchia di S.Maria di Raldon e ad altre ventisei povere parrocchie i benefici ecclesiastici come previsto dalle “…Pubbliche massima ”.
1775 Sconosciuto
Delibera – probabilmente del Podestà di Verona – con la quale si concedono mille Ducati d’argento per la costruzione della strada dai Lessini a Verona purché i possessori dei boschi diano l’assenso al taglio degli stessi e i comuni interessarti diano l’assenso al passaggio della strada sul loro territorio.
1775 Sconosciuto
Un certo Felice Bombarda, che ha già fatto alcuni acquisti di legnami dai fratelli Mazzonelli, afferma di tagliare ancora 150 piante attenendosi alle regole disposte dall’Accademia di Agricoltura, di Verona.
1771 Luglio/Agosto
Copia di una lettera nella quale la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti continua a ricevere e ad apprezzare i progetti per il prosciugamento delle Grandi Valli veronesi , corredati di mappe e dei profili delle livellazioni che dovrebbero scaricare l’acqua nel Po, predisposti da Felice Scipioni, da Doriano Cristofoli, e da Simon Barbieri. Desidera peraltro sapere di chi saranno i terreni una volta prosciugati, ed incarica l’Accademia di Agricoltura di Verona di predisporre tale elenco.
1775 Settembre
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Gasparo Moro e Lancillotto Maria Renier, ringraziano l’Accademia per la lettera del 4 c.m. che accompagnava la scrittura del nobile Felice Gaioni con tutti i dati, mappe, misure, costi, per l’essiccazione delle valli veronesi, ma ritengono opportuno chiedere il numero e il nome di coloro che da tale prosciugamento ricavino direttamente o indirettamente un utile. Esprimono poi il gradimento per le copie a stampa dell’egregio Socio Giovanni Verardo Zeviani, che sembra aver dissertato sulla salute dei bambini.
1775 Sconosciuto
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Gasparo Moro e Lancillotto Maria Renier, nel trasmettere il decreto dell’Eccellentissimo Senato del 2 Settembre, invitano il nuovo Podestà di Verona di seguire ed incoraggiare la costruzione della strada dai Lessini a Verona, di venire in aiuto all’Accademia nel gestire il traffico del legname. Gli aggiunge inoltre la decisione del premio per i Mazzonelli che per primi hanno scoperto ed usato il legname della Lessinia. (Il documento è copiato dalla originale conservata nella Cancelleria Prefettizia Superiore di Verona.)
1775 Settembre
Lettera in Spagnolo nella quale il barone di Avalat ringrazia il Presidente dell’Accademia di Agricoltura di Verona di averlo nominato socio dell’Accademia stessa.