Ricevuta firmata Pincherle che dichiara di aver ricevuto da Zaccaria Betti 744 Lire per io professor Orus di Padova. Più sotto con altra grafia è scritto la stessa cosa come fosse stata copiata ma con data dell’8 marzo 1780.
N-carte: 1
1780 Febbraio
Giacomo Berardinelli, uno dei due alunni di Verona alla scuola Veterinaria di Padova, ritiene giusta la richiesta di tornare a casa per esercitare il mestiere di veterinario studiato a Padova, e promette di partire entro una settimana. Ha saputo che è stato pagato l’ultimo anno al professore Orus e si rende conto che i due ultimi mesi dovranno essere a suo carico, chiede comunque un qualche compenso anche per tale spesa, esprimendo tutta una serie di promesse e di riconoscenze nello stile dell’epoca.
1780 Febbraio
Giuseppe Orus, direttore del “Pubblico Collegio Zoojatrico” di Padova, ricevuta una lettera del Presidente o del Segretario dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, risponde che non essendo presenti gli allievi non può subito partecipare loro quanto vi è nella lettera; chiede intanto di versare i soldi dovuti a lui e al sig. Pincherle.
1780 Febbraio
Girolamo Marani – Accademico – denuncia la cupidigia di categorie di operatori della seta i cui nomi non sono leggibili, soprattutto quando la produzione di bachi da seta è superiore al normale ed invita l’Accademia ad intervenire per far requisire tale superproduzione a vantaggio del pubblico patrimonio.
1780 Febbraio
Copia di una lettera con la quale il Vice Podestà di Padova trasmette al suo omologo di Verona la richiesta del professore del Collegio Veterinario circa il prolungamento del corso da quattro a cinque anni e quindi il relativo pagamento di un altro anno per i due giovani di Verona colà inviati dall’Accademia.
1780 Gennaio
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, si compiace che il nuovo progetto, studiato dagli Accademici Antonio Montanari ed Alessandro Carlotti, per eliminare le acque stagnanti nella Valli Grandi (attuali zone della bassa veronese: Castagnaro, Monselice ecc.) e loro comunicato con le lettere dei giorni 8 e 18 Gennaio, risulti essere più facile di quello precedente. Esprimono il gradimento per un altro progetto, studiato da Zeno Rizzi, e da Alessandro Carlotti con l’ausilio dell’ing. Simone Bombieri, relativo allo scolo e alla riduzione delle acque in altri luoghi a sinistra dell’Adige. La lettera è firmata da “Zuanne” (Giovanni) Corner e da Franco ..
1780 Gennaio
Lettera con la quale lo “..Aggiunto a Beni Inculti deputato al Ritratto delle Valli Veronesi..” – Lodovico Manin – che ha ricevuto una lettera del socio onorario dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, Plinio Antonio Roveda, con tutta una serie di osservazioni e di scandagli sulle acque del Tartaro e del Canal Bianco, effettuate dodici giorni dopo la chiusura della rotta della bocca detta di Castagnaro, ringrazia l’Accademia, loda il lavoro svolta ed incita la stessa a proseguire detti studi.
1779 Dicembre
Appunto firmato Orazio Sagramoso che riferisce di un ballottaggio circa qualche attributo per lo stato dell’Accademia (forse il nuovo incarico di cui ai punti precedenti) approvato con 19 voti a favore e 2 contrari.
1780 Gennaio
Lettera della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti a firma “Zuanne” (Giovanni) Corner all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per riconoscere alla stessa l’adempimento circa il progetto sul prosciugamento delle cosiddette Grandi Valli Veronesi (zone della bassa veronese: Castagnaro, Monselice ecc.), ma anche per un velato rimprovero in quanto, evidentemente, il progetto è stato inviato ad altra magistratura di Venezia e non alla scrivente che, sostiene lo scrivente, è competente nel settore.
1779 Dicembre
Copia di una lettera del “Senato della Serenissima Repubblica” indirizzata al Vice Podestà di Verona per lodarlo dell’attenzione rivolta al problema del legname dei monti Lessini, di cui al precedente documento, e per incaricarlo di risolvere il dissidio con i possessori dei boschi. Approva l’ipotesi che le proteste siano state promosse da gente estera nel proprio interesse; lo incarica di rivolgere all’Accademia il plauso per il lavoro fatto, e accoglie la proposta circa i compiti della stessa che da quel momento dovrà chiamarsi: Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti e pertanto dovrà colloquiare con al Magistrato dei V Savi alla Mercanzia così come fino allora si è rivolta al Magistrato dei Beni Inculti. Infine assegna la somma di 836 Ducati per la costruzione o l’acquisto di un ambiente adatto all’opera della suddetta Accademia.