Lettera che la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Zuanne Corner e Franco Tovazzi (?), invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per comunicarle che dopo aver studiato il progetto della bonifica delle Valli Veronesi, che prevede lo scolo delle acque attraverso l’Adigetto, proposta studiata dal conte Antonio Montanari e dal marchese Alessandro Carlotti, con la partecipazione dell’Ing. Simone Bombieri, è stato deciso di affidare al colonnello degli ingegneri Anton Maria Lorgna la verifica del progetto in questione con l’aiuto di quei soci che l’Accademia vorrà indicare. Intanto peraltro, tenuto conto che il Lorgna deve seguire parecchie commissioni gli incaricati dell’Accademia possono cominciare la verifica anche da soli.
N-carte: 1
1780 Aprile
Deve trattarsi di una copia di una lettera di Paolo Rainerio “Dux Venetiarum” e data dal Palazzo Ducale, indirizzata al Vice Podestà di Verona Francesco Donato, nella quale viene raccomandato a quest’ultimo di dare tutti gli aiuti in materiale e in persone al nuovo incaricato di studiare il problema delle Valli inondate dall’acqua, che viene trasferito a Verona. In calce con grafia del tutto differente si legge a malapena: “ ..2 Maggio 1780 .. – fu estratta la parte dell’autentica ..”
1780 Aprile
Lodovico Manin – Aggiunto al Magistrato dei Beni Inculti e deputato alle Valli Veronesi – nella lettera all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, loda l’opera del Socio Onorario Plinio Antonio Roveda che ultimamente ha effettuato degli scandagli del fiume Tartaro che possono essere utili alla bonifica delle Valli Veronesi.
1780 Aprile
Francesco Donato accompagna con propria lettera, indirizzata ai “Riformatori” (?) dello studio di Padova la richiesta dei due alunni del collegio veterinario, sostenendo il loro diritto ad esercitare la professione di veterinari a Verona e nello Stato Veneto.
1780 Marzo
Gabriele Dionisi – Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – si è recato a Venezia per incontrare con il Nunzio, sig. Saibante, il sig. Alvise Emo, nominato Aggiunto al Magistrato dei Beni Inculti per la riduzione delle acque nelle Valli. Dionisi riferisce al Segretario perpetuo dell’incontro nel quale lui si è mostrato ossequioso alle decisioni del Dionisi ed ha avuto una risposta benevola e piena di considerazione per l’Accademia, il che lo convince che tale signore sia “..scevro da quella malattia, che pare accompagni li geni sublimi di fidarsi solamente di se medesimi ” e pertanto sia disposto ad utilizzare l’esperienza dell’Accademia stessa.
1780 Marzo
Lettera da Venezia di Alessandro Carlotti, che deve essere stato incaricato di rappresentare in qualche modo l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, al Segretario perpetuo dell’Accademia stessa per ringraziare dell’incarico avuto, per protestare la propria inesperienza e il sollievo dell’aiuto promessogli dal Nunzio di Verona (certo Sig. Saibante). Intanto informa l’Accademia che l’affare delle Valli Veronesi da prosciugare resta sospeso in attesa di un esperto che le visiterà a Castagnaro, e che l’affare che pende presso i V Savi prenderà il suo corso in base alla lettera che detta Magistratura scriverà.
1780 Marzo
Giuseppe Orus – Direttore del “Pubblico Collegio Zoojatrico” invia a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – una lettera nella quale afferma che Giacomo Berardinelli e Stefano Ambrosi hanno frequentato con successo il corso di veterinaria e quindi possono, come desiderano, operare nella loro città la professione, soprattutto se incoraggiati ed aiutati dall’Accademia. Approfitta per far notare che sono restati nel collegio alcuni mesi oltre i cinque anni e quindi restano da pagare ancora le rette per il tempo indicato.
1780 Sconosciuto
Un certo Colombo .. trasmette a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – l’intimazione contenuta nel documento di cui al punto precedente.
1780 Febbraio
Copia della decisione del Vice Podestà di Verona – Francesco Donato – di pagare al Collegio Veterinario di Padova settecentoquarantaquattro Lire per l’allievo di Verona che segue i corsi nel collegio suddetto, per pagare l’ultimo anno. In calce Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – dichiara di aver ricevuto la somma sopradetta ed il motivo della stessa.
1780 Febbraio
L’ingegnere Simon Bombieri scrive, probabilmente all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, di essersi recato nel luogo indicato da Antonio Garofalo e di aver controllato il corso dell’acqua del fiumicello citato dallo stesso, che presenta tra la chiesa di S. Silvestro e il Teatro un dislivello di circa due piedi e a distanza di circa 50 pertiche una pendenza naturale di scarsa entità. Per queste ragioni egli ritiene insufficiente l’acqua richiesta dal Garofalo per i bisogni da lui indicati.