Franco o Francesco Grivelini scrive a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – per ringraziarlo dell’invio del disegno del Fornello per filare la seta e delle opere dell’Accademia sull’argomento che dichiara di voler presentare alla sua Accademia di cui non si legge il nome. In cambio comunica che la stessa Accademia ha predisposto un fornello per filare la seta a due capi, e non come quella piemontese che è a un capo solo. Invia inoltre due suoi opuscoli sulle osservazioni che ha fatto nei suoi viaggi.
N-carte: 1
1780 Luglio
Giovanni Arduino scrive a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – Per metterlo al corrente di come stiano andando presso le autorità veneziane gli affari riguardanti sia le valli Grandi inondate sia il reclamo dei proprietari dei boschi dei monti Lessini.
1780 Luglio
Simon Bombieri, Ingegnere e Socio Onorario dell’Accademia di Agricoltura, presenta uno studio sulla possibilità di bonificare le Valli Grandi intervenendo sui fiumi Tartaro, Canalbianco e Adigetto abbassando gli sbocchi in modo da convogliare le acque fuori dalle valli stesse.
1780 Sconosciuto
Matteo Faccio indica quante piante ha bollato (cioè ha autorizzato a tagliare) per conto di Giovanni Smania – in tutto 1341 – e per i fratelli Mazzonelli – in tutto 170 -.
1780 Luglio
Lodovico Manin – Deputato Aggiunto al Magistrato dei Beni Inculti per le Valli Grandi – si complimenta con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per il lavoro fatto sulla bonifica delle Valli insieme al colonnello Lorgna, lavoro completato anche dai costi delle operazioni previste.
1780 Giugno
L’Aggiunto al Magistrato dei Beni Inculti, deputato al problema delle Valli Veronesi – Lodovico Manin – invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, copia della delibera dell’ “Eccellentissimo Senato” sul progetto della bonifica delle Valli Grandi della provincia di Verona e di quelle causate dal fiume Menago, delibera seguita alla visita di cui si parla nel documento di cui al punto precedente.
1780 Giugno
Copia di una lettera dei “..Riformatori dello Studio di Padova..” (Professori dell’Università ?) che informano l’ufficio di sanità di Verona che Giacomo Berardinelli e Stefano Ambrosi, avendo frequentato con profitto i quattro anni del Collegio Veterinario, possono esercitare la professione di veterinari in Verona e in ogni altro luogo dello Stato. La copia è tratta dalla lettera autentica depositata presso l’Ufficio di Sanità e porta la data del 20 maggio 1780.
1780 Sconosciuto
Matteo Faccio Scrive a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – per dirgli di aver autorizzato un certo Antonio Bela – “forestiero” – a tagliare cento piante senza averne avuto licenza dall’Accademia e addirittura senza averle bollate prima del taglio. Ciò deve aver fatto arrabbiare sia Scandola che Oliboni e il Faccio chiede come deve comportarsi.
1780 Maggio
Bando a firma Francesco Donato – Capitanio e Visi ce Podestà di Verona – nel quale avvisa che due decreti del Senato hanno proibito elemosine, questue tasse e imposte fuori dello stato veneto, né devono essere effettuate messe, devozioni ed altri pii suffragi, in quanto tutto ciò deve restare nella nazione nella quale per Grazia Divina “ fiorisce in cospiquo modo la religione Cattolica ”. Vietato anche il pellegrimnaggio per il “…Perdon d’Assisi ”.
1780 Sconosciuto
Giovanni Smania chiede all’Accademia di Agricoltura di Verona di poter tagliare 1500 piante nell’anno in corso (1780) nelle seguenti località: Valbusa, Valdilera, Folignano e Campo Rotondo.