Ducale del doge Paolo Reinerio con cui è concessa la sede all’accademia presso l’antica Loggia del Palazzo Pretorio di Verona.
N-carte: 1
1781 Marzo
La data del documento – copiato dall’originale esistente nella cancelleria di Verona – è quella indicato, ma la lettera di cui è copia porta la data del 15 marzo; lettera firmata da Zuanne Minotto della Deputazione alle Strade del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia, e indirizzata al Vicepodestà di Verona, nella quale lo si ringrazia delle spiegazioni date sull’esazione e sulla disciplina dei pedaggi e lo si invita ad informare anche l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona.
1771 Luglio/Agosto
copia di una lettera della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Zuanne Corner che comunica all’Accademia di Agricoltura di Verona che il progetto relativo allo scarico delle acque delle Valli nell’Adigetto viene ricompensato con 386 Ducati, con un mandato a nome di Alessandro Carlotti, mentre i 14 che mancano dalla somma di 400 Ducati a disposizione sono serviti per la copia del disegno del progetto citato. Viene sottolineato che il previsto controllo sul progetto, da farsi da parte del “Colonnello” Lorgna insieme con un Accademico, non è stato ancora concertato e si sollecita la cosa.
1779 Maggio
Parte di una delibera del Senato, che viene inviata al Vice Podestà di Verona nella quale si indice un incontro nella loggia del Palazzo Pretorio ove lo stesso Vice Podestà dovrà far presente all’Accademia le risoluzioni e le disposizioni del Senato.
1781 Maggio
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Zuanne Corner, informa l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di quello che è stato fatto in ossequio al decreto dell’Eccellentissimo Senato in data 29 marzo relativamente al progetto Carlotti e Montanari, trasmesso all’ingegnere Lorgna come detto nelle copie delle lettere di cui ai punti precedenti.
1782 Maggio
Il fabbro Domenico Candian ha costruito il torchio da stampa che gli è stato ordinato da Giovanni Pavolani, per un prezzo di 460 Lire, il fabbro non può fare sconto alcuno e quindi chiede il pagamento già concordato con Pavolani. In calce alla lettera c’è una specie di ricevuta nella quale il fabbro conferma di aver ricevuto le 460 Lire, ancora più sotto un certo Piero Masato testimonia il pagamento.
1771 Luglio/Agosto
Copia di una lettera della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Zuanne Corner e Franco Correr, indirizzata all’Accademia di Agricoltura nella quale viene detto che la scrivente, esaminato il nuovo progetto predisposto dagli Accademici Antonio Montanari ed Alessandro Carlotti con l’aiuto dell’Ing. Simone Barbieri, progetto che prevede di sversare le acque delle valli della provincia di Verona in Adigetto, incarica il “Colonnello” degli ingegneri Anton Maria Lorgna di verificare la fattibilità del progetto steso insieme a tutti soci dell’Accademia di Agricoltura di Verona che egli ritenesse necessario
1781 Marzo
Il “Consiglio della Magnifica città di Verona” presieduto dal Capitanio e Vicepodestà della città accoglie con 14 voti a favore e nessuno contro, l’esposto di un certo Antonio Spolverini, (la cui funzione fra il latino maccheronico e la grafia non si capisce) e loda il Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – Zaccaria Betti – e decide di premiarlo con cinquanta once d’argento lavorato.
1771 Luglio/Agosto
Copia di una lettera della Conferenza dei Provveditori all’Adige, che a seguito della delibera dell’Eccellentissimo Senato, incarica il perito Ing. Simon Barbieri di predisporre due copie di una mappa dettagliata dei beni compresi nel circondario delle velli nominate Bionde, Zerpa e Porcile. Una copia dovrà restare presso lo stesso Barbieri, l’altra dovrà essere inviata alla commissione scrivente. Per quanto riguarda il prosciugamento delle valli medesime si dichiara soddisfatta dei rapporti in tal senso preparati dall’Accademia di Agricoltura, e dal vigile Collegio (?) all’Adige.
1781 Sconosciuto
Debiti da parte della ditta Faccioli nei confronti dell’Accademia per le piante tagliate e a fronte debiti dell’Accademia a Faccio e a Belorio per menutenzione della strada.