Originale della lettera del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia di cui si parla nel documento di cui al punto precedente.

Il Savio alla Mercanzia trasmette all’Accademia il decreto 30 aprile 1783 relativo all’annua corresponsione di 18 zecchini da “dispensarsi in medaglie d’oro” per “lodevoli dissertazioni”.

Lodovico Manin, essendo terminato il suo incarico di Deputato alle Valli, non può più rivolgersi all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona in maniera ufficiale, comunque invia gli ultimi tre Decreti del Senato sull’argomento delle Grandi Valli Veronesi, l’ultimo dei quali stabilisce la disciplina con la quale dovrà essere compiuta l’opera. Poiché è stato nominato loro “…Consocio…” non mancherà di provare la sua riconoscenza.

Alessandro Carlotti trasmette all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona copia del decreto dell'”Eccellentissimo Senato” con il quale lo stesso, su consiglio dei V Savi alla Mercanzia, assegna all’Accademia 18 Zecchini ogni anno, per essere impiegati in una medaglia d’oro da assegnare ai Soci autori di lodevoli dissertazioni.

Alessandro Carlotti conferma di aver fatto fare al Sagredo Camerlengo, la copia della lettera al Vice Podestà di Verona sulle licenze d’armi (?).

Proclama che richiama e ristampa il decreto del 9 Agosto 1780 e il proclama del 5 ottobre 1780, che stabilivano l’obbligo, per i proprietari dei beni – laici ed ecclesiastici – del circondario dell’Adige, del pagamento di 2 soldi per ogni campo arativo e prativo,e di 1 soldo per ogni campo vallivo, a risarcimento delle imponenti opere di regolazione del corso del fiume pagate dalla cassa pubblica, e annuncia inoltre che tale pagamento dovrà essere continuato per ulteriori sei anni.