Proclama del Magistrato all’Adige, presentato allo “Eccellentissimo Senato” in data 4 Giugno ed approvato il 9 Giugno, con il quale, dichiarata la riuscita dei primi lavori per regolare il percorso del fiume Adige con la collaborazione dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, preannuncia nei successivi quattro anni altri lavori destinati a favorire il deflusso di piene dell’Adige nel fiume Castagnaro, detto anche Canal Bianco, e le cui spese dovranno essere risarcite attraverso un aumento delle tasse da parte dei proprietari dei terreni circostanti in ragione di 10 soldi a Campo.
N-carte: 1
1787 Luglio
Minuta di un promemoria predisposto dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che spiega perché dopo la nuova tariffa doganale della Lombardia Austriaca sia stato conveniente organizzare il trasporto di “lanerie” e di “telerie” a Ferrara e precisamente a Ponte Lagoscuro con una barca che percorreva il Mincio e quindi il Po (vedi relazione del 25 maggio 1787); spiega inoltre che per le proteste degli speditori Mantovani, privati del dazio di transito, in aprile sia stata ridotta la tariffa daziale e successivamente sia stata ancora ridotta al punto che conviene riprendere la vecchia strada per portare le merci da Verona a Ferrara.
1787 Luglio
L’Accademia Agraria di Bergamo rivolge all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona una serie di quesiti, contenuti in un foglio a parte, riguardanti l’eventuale fondo che serve all’Accademia di Verona per il suo funzionamento.
1787 Giugno
Gli speditori di Sacco si rivolgono al Magistrato Mercantile di Bolzano per segnalare che i mercanti Veronesi non sono disposti a rifondere loro l’aumento della tassa sulle merci percorrenti l’Adige, (vedi documenti precedenti). Il cancelliere Giò Pietro d’Eierle, in calce alla lettera registra che l’argomento è stato portato in sessione a Bolzano il 23 Giugno 1787 e che detta sessione ha riconfermato l’aumento della tassa e l’autorizzazione agli speditori di Sacco di farsi rimborsare detto aumento dai mercanti di Verona.
1787 Giugno
Lettera della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti che trasmette all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona (e forse anche ad altre) il proclama di cui al punto precedente.
1787 Sconosciuto
gli “Inquisitori all’esazione de’ Pubblici Crediti” e il “Collegio dei Dieci Savi” ribadiscono l’obbligo di pagare le tasse sui passaggi da ditta a ditta di beni e di fondi.
1787 Maggio
Minuta di una lettera che risponde a quella di cui al punto precedente, e nella quale si conferma la validità della memoria sulla coltivazione del riso di Alessandro dal Toso, che è stato il 7 marzo ’87 nominato Socio Onorario dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona. In calce alcune righe asseriscono che la lettera in oggetto è stata concordata con la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti.
1787 Maggio
Zaccaria Betti discetta sul modo di trasportare le merci dell’oltre Mincio a Ferrara, raggiungendo Ponte Lagoscuro percorrendo il Pò, sottolineando come l’attesa che la barca destinata al trasporto sia piena costituisca un ritardo poco opportuno e consigliando di far partire regolarmente la stessa qualsiasi sia il carico, senza di che potrebbe essere favorita la strada per Mantova (forse meno redditizia per gli speditori veneti ?).
1787 Maggio
Gianbattista Polfranceschi e Benedetto del Bene incaricati dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, esprimono il loro parere su una macchina per battere il grano,essi ritengono che perché essa sia effettivamente utile dovrebbe battere le spighe più velocemente di quanto faccia, in quanto il peso dei battenti e la loro caduta libera non sembra sufficiente a separare dalle spighe il grano.
1787 Sconosciuto
I “Provveditori all’Adige” Richiamano i debitori verso la “Cassa Pennelli” a pagare quanto dovuto entro trenta giorni dalla pubblicazione del proclama stesso.