Desiderato Pindemonte, Accademico scrive dal suo letto al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per dirgli di essere molto malato e di non poter permettersi la spesa di una lettiga, e pertanto venuto a conoscenza delle nuove norme circa gli assenti approvate dall’Accademia chiede di “ essere giubilato ex grazia ”. Chiede comunque di ricevere due copie dell’elogio su Zaccaria Betti scritto da Benedetto del Bene.
N-carte: 1
1790 Aprile
Il Magistrato dei V Savi alla Mercanzia esprime il proprio compiacimento per il tema posto in concorso dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e resta in attesa delle “Produzioni” che pervenissero. Approva anche la decisione dell’Accademia diretta ad accrescere lo stimolo dei Soci a produrre memorie che siano di vantaggio alla nazione.
1790 Aprile
Giovanni Arduino risponde al Segretario perpetuo dell’Accademia – Antonio Cagnoli – per approvare, d’accordo col collega Stefano Valmarana, unico presente della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, la proposta di delibera di cui al punto precedente, e per promettere la presentazione al Senato e al Sovrano della stessa.
1790 Aprile
Lettera generica di Francesco Foscolo che garantisce al Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, Marchese Carlotti, qualcosa che ha a che fare con l’escavazione da parte di Villafranca a favore delle paludi del Tion, anche per l’interessamento di certi signori Ottolini e Gebuli.
1790 Marzo
Lettera di G. Angelo Delesanis probabilmente al Presidente o al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, nella quale anzitutto precisa che la distanza dei meridiani fra Milano e Parigi è di 27′,25” e non di 27′,23” come ha malamente pubblicato la stampa (?). Confessa poi che il tubo di vetro di sei piedi, che gli serviva da cannocchiale per studiare le aberrazioni e la velocità della luce attraverso l’acqua, si è rotto e questo gli impedisce di continuare gli studi in quanto le osservazioni devono essere fatte nelle stesse circostanze. Esprime speranza che il nuovo Sovrano (deve trattarsi di Leopoldo II, già Granduca di Toscana, che segue al fratello Giuseppe II, da poco defunto.) continui a far camminare “le cose sul piede di prima”.
1790 Gennaio
Lettera perfettamente analoga alla precedente sempre del Magistrato all’Adige circa la realizzazione del controllo continuo dell’altezza dell’Adige al costo di L.1824 e sempre firmata da Zuanne Falier.
1790 Gennaio
Il Magistrato all’Adige, Zuanne Falier, si complimenta con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per il piano proposto di stabilire in ogni momento l’altezza del fiume. Le spese di tutto dovranno essere a carico della Cassa Pennelli.
1789 Dicembre
Pietro Montanari scrive alla reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per chiarire la posizione di alcune località (sulle quali avrebbe dovuto esprimere le difficoltà di applicazione di un decreto del 24 Novenbre u.s.) che sostiene non appartenere al dipartimento assegnatogli, il XXXVIII, bensì ad altri e si dilunga nelle spiegazioni del motivo.
1789 Dicembre
Francesco Foscolo si dichiara soddisfatto del “componimento” fra quelli di Villafranca e il Magistrato dei Beni Inculti. Invita la persona a cui scrive di “darvi mano” e si dichiara contento che sia stato nominato Leonardo Salimbeni come pacere perché lo conosce abile e probo.
1789 Dicembre
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma di Stefano Valmarana si congratula con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per aver organizzato il territorio della provincia in trentanove reparti ed ognuno assegnato ad un Accademico. Ogni accademico poi può nominare un suo Socio Corrispondente tra gli abitanti del suo Reparto, ed attraverso lui avere, e trasmettere alla Reggenza, le notizie più precise sul territorio interessato. Peccato che solo quindici Accademici abbiano nominato il proprio Corrispondente e l’Accademia farebbe bene a sollecitare tutti soci a fare le relative nomine.