Giambattista Albrizzi a nome del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia restituisce all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona la memoria di Pietro Ponzilacqua sul nitro (salnitro), perché venga stampata come anche consigliato dal Magistrato Eccellentissimo dei “Rifformatori” (sic!) dello Studio di Padova.
N-carte: 1
1792 Marzo
Zuanne Sagredo a nome del Magistrato dei V Savi alla Mercanzia approva il tema proposto dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per il concorso dell’anno 1792/1793, che riguarda, come si evince da un documento successivo le piante utili alle tinture che possono essere coltivate nel territorio Veronese.
1792 Marzo
Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – riassume, forse per Rocco Santerno – Residente veneto alla corte di Torino – il giudizio estremamente positivo sulla dissertazione che risponde al quesito dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e che recita: “Se giovi o no tenere le Arti unite in corpi con disciplina, privilegi contribuzioni al corpo e quali siano i vantaggi e i disvantaggi tanto generali quanto particolari rispettivamente al Commercio, alla Nazione ed al Pubblico Erario”, giunta peraltro in ritardo rispetto alla data di chiusura del concorso, sperando che l’autore riveli il proprio nome, e restituendo la dissertazione chiedendo una copia della stessa una volta stampata.
1792 Marzo
Il Cavalier Zulian ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per averlo voluto onorarlo associandolo ad essa.
1792 Marzo
Girolamo dal Pozzo, incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di giudicare la dissertazione contrassegnata col motto “Tunc bene fortis equus .” (la stessa del documento del 5 Marzo 1792) fa sapere ad antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia – che la sua gotta gli ha impedito di valutare a fondo la dissertazione, pur avendone compreso il principio che, secondo l’autore, sarebbe meglio che le arti fossero libere e non legate in corpi.
1792 Marzo
Alessandro Albrizzi ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per averlo voluto onorarlo associandolo ad essa.
1792 Marzo
Benedetto del Bene, ore Cancellire dei Provveditori alla Sanità di Verona scrve all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per chiederle di mettere a concorso un tema sulle terme di Caldiero, per il quale è previsto un premio di sessanta Zecchini. Il tema riguarda la storia delle terme, e i relativi aspetti curativi.
1787 Sconosciuto
Almorò Pisani – Capitanio e Vice Podestà di Verona – ritorna, precisando meglio i dettagli, sul proclama relativo al pascolo delle pecore contenuto nel documento di cui al punto precedente.
1792 Marzo
Minuta con la quale il Consiglio di Reggenza invia a ciascun giudice, eletto per valutare le memorie presentate in risposta al tema scelto il 15 marzo 1791, l’incarico che gli è stato assegnato e le istruzioni che deve osservare nell’attività in parola.la minuta è unica e verrà ripetuta cinque volte una per ogni giudice.
1792 Marzo
Giovan Battista Ridolfi, incaricato dalla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di giudicare la dissertazione contrassegnata col motto “Tunc bene fortis equus .” scritta da Rocco Santerno – residente veneto alla corte di Torino – e giunta in ritardo rispetto alla data di scadenza, (vedi documento del 20 Agosto 1791) la ritiene ragionata, erudita dotta e rispondente al problema posto dall’Accademia. Propone che venga stampata per essere resa pubblica.