Appunto a mo’ di fattura di cui al punto precedente.
N-carte: 1
1854 Aprile
Lettera in busta sigillata, ma aperta, nella quale un certo Francesco Cassini spiega a nome di Luigi Poli il metodo per risanare le viti dalla malattia, metodo che consiste nel praticare nel fusto della vite a metà altezza un foro ed infilarvi un piolo della larghezza di circa un dito. Due giorni dopo detta operazione, dal foro è cominciata ad uscire un liquido viscoso e bianchiccio per più di dieci giorni. L’operazione fatta a Luglio su due viti le sanò al punto che alla stagione della raccolta le due viti produssero ottima uva e in grande quantità.
1854 Aprile
Appunto non firmato che racconta come il Francesco Cassini (vedi note precedenti) si sia recato in un orto di San Zeno e abbia raccolto da alcune viti sulle quali il Poli aveva operato per raccogliere un poco della materia che usciva dalle viti infette e le inviasse all’Accademia per le relative osservazioni.
1854 Aprile
Lettera di un certo Luigi Poli, che si firma con una croce essendo illetterato, e senza che l’estensore della lettera si dichiari, che afferma aver trovato il modo di sconfiggere la malattia dell’uva e che tale metodo è contenuto in un plico sigillato essendo il Poli disposto a divulgarlo solo se fosse ricompensato con 10 lire Austriache per ogni botte d’uva che un coltivatore otterrebbe applicando il suo metodo. (La data é quella dell’archiviazione.)
1854 Marzo
Biglietto del Bonomi che chiede le cose di cui si interessa la Reggenza dell’Accademia nel documento di cui al punto precedente.
1854 Marzo
Il Socio Bibliotecario Grigolati fa presente al Presidente dell’Accademia che la quantità di libri dell’Accademia, fra i quali molti donati ha reso necessario riscrivere l’indice degli stessi. Egli si è incaricato di tale lavoro e lo presenta al Presidente perché lo ispezioni e perché rilasci a favore del Bibliotecario un mandato di £ dodici, modica spesa in confronto al tempo impiegato.
1854 Febbraio
Lettera di un certo Giovanbattista Batocchi che descrive sommariamente una macchina da lui costruita per produrre filati d’oro e d’argento, che la sua limitata mole, la facilità di impiego e la qualità del prodotto permette di non aver più bisogno di acquistarli in Francia o a Vienna e Berlino.
1854 Febbraio
Un certo Antonio Andolfi chiede all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, a nome del Signor Giuseppe Paronzini, (che dalla lettura dei documenti successivi dovrebbe essere il titolare dell’impresa di pulizia stradale di Verona) di fargli sapere tutti i dati relativi alla situazione atmosferica dei giorni dal 30 Dicembre 1853 al 9 gennaio 1854. Sul retro postilla di Manganotti che dice di chiedere al Socio Spandri.
1852 Novembre
Relazione con cui Giovanni Batocchi (sic)presenta alla nostra Accademia alcuni piccoli lavori galvanoplastici e saggi di argentature galvaniche; si dilunga sottolineando la cura e l’attenzione necessarie nell’esecuzioni di tali lavori e si dice disponibile a “comunicare a qualunque artista” fosse interessato quanto egli ha appreso in tanti anni di esperienza.