Busta della lettera di cui al punto precedente, inviata a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona.
DocType: Sconosciuto
1773 Sconosciuto
Busta indirizzata a Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e contenente la lettera di cui al punto precedente.
1774 Sconosciuto
Minuta senza data (ma intestata Regno d’Italia, quindi scritta durante la dominazione francese) per una lettera da indirizzarsi alla Regia Prefettura, per protestare contro certo capo muratori Steffanoli che riempie l’orto Botanico dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di materiali e rottami di fabbriche.
1771 Sconosciuto
Copia di una lettera del 18 Novembre 1786, sritta da Francesco Foscolo, “appoggiato” alla Magistratura dei Beni Inculti,. Il quale apprese le circostanze relative alle paludi formate dal fiume Tion presso Lazise, Pastrengo, Sandrà e Bussolengo, per un’estensione di duecentocinquanta Campi, ritiene opportuno accordare il permesso richiesto dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di formare un Consorzio fra i possidenti interessati alla cosa.
Rilevato dalle memorie dell’Accademico Pietro Mantovani e dal Segretario perpetuo dell’Accademia Zaccaria Betti che il frutto dell’operazione potrebbe essere di circa 4615 lire stabilisce che previo consenso del Senato alla formazione del consorzio l’Accademia dovrà sovrintendere ai lavori in questione.
1774 Sconosciuto
Busta vuota indirizzata all’Ingegnere della Serenissima Repubblica di Venezia Adriano Cristofoli.
1774 Sconosciuto
Elenco dei doveri degli studenti della scuola di veterinaria, la cui giornata perfettamente prestabilita appare quella di un vero e proprio collegio, nel quale ogni cosa dalle preghiere alle lezioni, al pranzo e al sonno sono segnate da un suono di campana,.
1771 Sconosciuto
Copia tratta dal Libro degli Statuti dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, di una lettera datata 23 Gennaio 1771 nella quale Giacomo Miani e Zuanne Grimani, Deputati all’Agricoltura stabiliscono che alle cinque Accademie create dal decreto dello “Eccellentissimo Senato” sia versato in due rate semestrali 150 Ducati. (la copia deve essere stata fatta successivamente alla data indicata in quanto l’Accademia di Agricoltura, diviene Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona dopo il 1771)
Sconosciuto Sconosciuto
Busta nella quale era contenuta la lettera di cui al punto precedente.
1768 Sconosciuto
Copia tratta dalla pagina 5 del “Libro degli Statuti” della pubblica Accademia di Agricoltura di Verona, e stilata il 23 Settembre 1768. La prima parte, scritta in latino, fa riferimento alle lettere Ducali del 10 Settembre 1768 e del primo Ottobre successivo, e all’intervento del Marchese Giovanni Sagramoso nella riunione Consiglio dei XII, e alla votazione della legge che istituisce l’Accademia di Agricoltura di Verona con 49 voti favorevoli e 5 contrari. Dopo un “Omissis” la copia continua in italiano dicendo che su proposta, appunto del marchese Giovanni Sagramoso, sia istituita senza ritardo l’Accademia di Agricoltura e sia incaricato il consiglio dei XII di predisporre le regole e gli statuti da sottoporre poi alla pubblica approvazione (pubblica probabilmente significa il Senato della Serenissima).
1768 Sconosciuto
Copia tratta dalla Pagina 1 del “Libro degli Statuti” della pubblica Accademia di Agricoltura di Verona , e recante la data del 10 Settembre 1968. Si tratta di una lettera scritta da Aloisio Mocenigo, per grazia di Dio “Dux Veneziarum” (Il Doge?) al nobile e sapiente signor Cristoforo Minnelli, “Capitanio di Verona” per dirgli che volendo il Senato dare impulso all’Agricoltura ed all’allevamento della specie bovina, si ritiene indispensabile creare delle Accademie apposite alle quali possano partecipare tutti coloro che sono esperti in tali cose per trarre dalla terra maggiori frutti, ed invitandolo a diffondere il più possibile tali notizie, e significando che alle Accademie saranno dati non solo protezione ma anche mezzi per incentivare i sudditi a migliorare le coltivazioni.