Lettera del parroco di “Buttapreda” oggetto del documento di cui al punto precedente.
DocType: Sconosciuto
1776 Sconosciuto
Appunto non firmato né datato, nel quale sono scritti dei nomi preceduti dalla lettera D puntata, il che fa pensare a dei parroci, e sotto ognuno di essi un elenco più o meno lungo di località della provincia di Verona, con a fianco un numero e quindi la somma di tali numeri.
1776 Sconosciuto
Elenco non firmato né datato, intitolato “Chiericati nelle infrascritte Pievi”. In esso sono elencate trenta “Pievi” o Chiese e per ciascuna di esse una serie di nomi di sacerdoti e/o di cose quali mense o fabbriche di cattedrali.
1775 Sconosciuto
Documento senza data e senza firma e senza destinatario, ma la cui calligrafia simile a quella del documento di cui al punto precedente mostra che è stata scritta da Desiderio Pindemonti, ad informazione con ricchezza di argomenti e di riferimenti sul fatto di potere o non potere piantare i gelsi nei territori inutilizzati dall’agricoltura e senza impegnare le strade. Non si comprende a chi detta informazione è rivolta e perché.
1775 Sconosciuto
Traduzione in Italiano della lettera di cui al punto precedente.
1774 Sconosciuto
Relazione a stampa, senza data, firmata da un certo Angelo Gualandini – probabilmente dell’Accademia di Padova – (vedi punto precedente) – di un tentativo di evitare i danni della nebbia nei campi di frumento affumicandoli con tutte le sostanze che se incendiate producono molto fumo.
1771 Sconosciuto
Elenco che riporta una suddivisione del territorio Veronese in trentuno parti, ciascuna delle quali assegnata ad un Socio dell’Accademia, con in testa il nome del Socio assegnatario
1771 Sconosciuto
Elenco che riporta una suddivisione del territorio Veronese in venticinque parti, da assegnare “ ai 25 soggetti dell’Accademia di Agricoltura”
1771 Sconosciuto
Una serie di trascrizioni di documenti (probabilmente commissionati dall’Aldighieri) che vanno dal 1553 al 1711 alcuni riportanti l’indicazione delle terre della località di v’aleggio altri riportanti le autorizzazioni ad irrigare tali territori con l’acqua prelevata dal Mincio, fra cui anche una mappa indicante il territorio in questione e le possibili derivazioni dell’acqua dal fiume suddetto