Ignazio Guastaverza, (?) uno dei presidenti del consorzio della bonifica delle Grandi Valli Veronesi, consorzio incaricato di accertare la possibilità appunto della bonifica, e di preparare il relativo progetto, venuto a sapere che l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona possiede una mappa di dette Valli rilevata dall’ing. Bombieri, chiede con lettera, datata 30 Maggio 1787, sia loro consegnata perché la ritengono in quel momento particolarmente interessante.
DocType: Sconosciuto
1781 Sconosciuto
Altra copia della lettera di cui al punto precedente, scritta con altra grafia.
1780 Sconosciuto
Simon Bombieri, Ingegnere dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona scrive ad una imprecisata “Eccelenza” una lettera non datata, nella quale racconta come si sono formate le Valli inondate del Menago, facendo riferimento anche ad una pianta. Che peraltro non è agli atti.
1780 Sconosciuto
Copia di un decreto dell'”Eccellentissimo Senato”, datato 27 Dicembre 1781, che approva quanto indicato nella lettera di cui al punto precedente.
1780 Sconosciuto
Promemoria senza data, firma e località di provenienza, sui torrenti dimenticati nel disegno della campagna di Monteforte: vengono citati raccontandone le origini il decorso e la foce i torrenti Vanganella, Aldegà, Ciampo, Rio, Scolo Burri, Roza, Degorà, ecc.
1780 Sconosciuto
Altra Relazione o Promemoria, che dir si voglia, sui torrenti del Vicentino, relazione tesa a mostrare come sarebbe un errore tentare di usare gli stessi per far defluire le acque delle Valli con il rischio di provocare inondazioni di altri terreni.
1780 Sconosciuto
Lettera firmata Bassi e datata Padova 5 Gennaio 1783, indirizzata probabilmente al Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, per dire che ha parlato a lungo con il professore Stratico circa la sua visita ai torrenti intorno a Montebello assieme ai due periti già designati (dall’Accademia ?) e che lo stesso desidererebbe un disegno di detti torrenti esteso fino all’Adige, comprendente l’Alpone ed i paesi circonvicini. Lo scrivente pensa che l’ingegnere Simon Bombieri potrebbe preparare detto disegno. Infine espone il proprio progetto consistente nell’unire i due torrenti e portarli a sfociare in Adige nella chiavica della Lora. (come si vede è il progetto contestato nel documento di cui al punto precedente.
1780 Sconosciuto
Altra lettera sempre del Bassi, datata questa volta Montagnana 10 Gennaio 1783, che accompagna “ un foglio simile a quello che tiene il Sr. Professore Stratico ” perché venga fatto esaminare dal Bombieri, in quanto chi scrive non è sicuro delle proprie idee.
1780 Sconosciuto
Relazione di Plinio Antonio Roveda – Accademico onorario – scritta in data 26 Dicembre 1780 sull’abbassamento del livello delle acque nelle Grandi Valli Veronesi, commissionata dall’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona. Il relatore prende come riferimento alcuni segnali, da lui stesso posti in occasione di un’altra visita alle acque in questione, il 22 Maggio 1780 (vedi) e li confronta con il livello esistente il 20 ottobre delle stesso anno. In tutti i casi l’abbassamento delle acque è consistente da 1 a 2 piedi e il Roveda per capire cosa sia successo scandaglia i due fiumi, il Canal Bianco ed il Tartaro, e si accorge che questi scorrono più rapidamente di quando li ha visitati il 22 Maggio.
1780 Sconosciuto
Simone Bombieri prepara un preventivo di spesa, che porta la data del 9 Settembre 1780, per un progetto che appare più facile di quello precedente per la bonifica delle Grandi Valli Veronesi.