Il Consiglio di Reggenza prima, e l’assemblea dei soci poi, approvano la decisione di nominare due Accademici incaricati di separare nella dissertazione del Ponzilacqua le sole istruzioni pratiche per la formazione del salnitro, come chiesto dal Magistrato dei V Savi alla Mercanzia nel documento di cui al punto precedente.
DocType: Sconosciuto
1792 Sconosciuto
Copia della lettera del Magistrato dei Provveditori e Inquisitore Aggiunto inviata al Podestà di Verona con tutta una serie di quesiti riguardanti la specie bovina: se sono state introdotte nuovi allevamenti e se hanno dato risultati, se siano state introdiotte nuove colture di foraggi, se tali foraggi sono stati utili per i buoi da aratro e/o quelli da macello ecc.
1791 Sconosciuto
Girolamo dal Pozzo in una breve relazione all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, dichiara che esaminate tutte le dissertazioni che trattano il problema: “Se giovi o no tenere le Arti unite in corpi con disciplina, privilegi contribuzioni al corpo e quali siano i vantaggi e i disvantaggi tanto generali quanto particolari rispettivamente al Commercio, alla Nazione ed al Pubblico Erario” di ritenere migliore e quindi da premiarsi la VI col motto “Ne quid Nimis”:
1791 Sconosciuto
Bartolomeo Lorenzi riassume tutte e sei le dissertazioni che rispondono al quesito: “Se giovi o no tenere le Arti unite in corpi con disciplina, privilegi contribuzioni al corpo e quali siano i vantaggi e i disvantaggi tanto generali quanto particolari rispettivamente al Commercio, alla Nazione ed al Pubblico Erario”, giudica meritevole sia la II col motto “Non semper ea sunt que videtur” alla quale propone di assegnare un terzo del premio, sia la VI col motto: “Ne quid nimis” alla quale propone di assegnare due terzi del premio, infine giudica la III col motto “Artes vero innumerabiles ecc.” degna dello “Accessit”.
1791 Sconosciuto
Alessandro Carlotti con un semplice appunto propone di assegnare il premio sul concorso avente come tema:”Se giovi o no tenere le Arti unite in corpi con disciplina, privilegi contribuzioni al corpo e quali siano i vantaggi e i disvantaggi tanto generali quanto particolari rispettivamente al Commercio, alla Nazione ed al Pubblico Erario” alla dissertazione V avente come motto: “fai rinascere l’arti, fai rifiorir gli ingegni”.
1791 Sconosciuto
Minuta di una proposta sulla nomina di Ercole Giusti a Socio Onoraria, che viene approvata dalla Reggenza nel Marzo 1791, all’unanimità e sempre all’unanimità dall’assemblea dei soci in sessione generale.
1791 Sconosciuto
Minuta di una delibera dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona che accoglie la domanda del Socio Anton Maria Meschini contenuta nel documento di cui al punto precedente, ed approvata all’unanimità sia dalla reggenza il 4 Aprile successivo e dall’assemblea dei soci il 9 Aprile.
1791 Sconosciuto
Appunto intitolato: memoria sul pedaggio del transito del legno delle selve lessine, nel quale si dice come l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, accortasi che il pedaggio in parola non copriva la spesa della manutenzione della strada che dalla Lessinia portava a Verona, stipula con la ditta Vincenzo e Fratelli Faccioli un accordo per il quale la ditta, esonerata del pedaggio deve in cambio provvedere alla manutenzione della strada.
1791 Sconosciuto
Minuta sembra datata 14 Aprile, non firmata ma certamente predisposta da Antonio Cagnoli – Segretario perpetuo dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona – indirizzata al sig. Arduino per comunicargli che il taglio degli alberi nelle selve dei monti lessini hanno reso quei monti calvi, perché sono stati tagliati anche gli alberi giovani e non solo quelli vecchi, le capre hanno mangiato i nuovi getti e l’acque si sono fatte più rovinose per la Valpantena. Inoltre racconta della insufficienza del pedaggio e dell’accordo con la ditta Faccioli descritto nel documento di cui al punto precedente.
1790 Sconosciuto
Ricevuta da parte del Delai Bettoni della delibera della Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, di cui al punto precedente.