Il Socio Depositario Bernardino Grigolati fa presente al Presidente dell’Accademia che tra pochi giorni vi sarà la consegna di un certo numero di medaglie in quanto verranno lette Memorie di vari Soci, ma che in cassa non ci sono tutte quelle che servono e chiede di poter provvedere a far preparare due medaglie di II grandezza e quattro di III con un costo di 800 Lire. Sul retro postilla di Messedaglia che autorizza la costruzione delle medaglie
DocType: Lettera
1855 Marzo
Il direttore del Museo Accademico, Giuseppe Lenotti, ed il suo assistente Edoardo di Betta riferiscono alla Reggenza dell’Accademia il risultato della loro ispezione circa gli uccelli del Museo maltrattati da “insetti roditori”. Precisano che dei 429 uccelli in possesso del Museo 135 sono così maltrattati da escludere qualsiasi possibilità di restauro, e devono essere esclusi dalla raccolta ornitologica. Ancora 7 risultano in cattive condizioni ma sono recuperabili. La lettera si completa con particolari circa i criteri di ripristino della raccolta.
1855 Marzo
L’appaltatore della pesa del fieno – Grimaldi – trasmette alla Reggenza dell’Accademia, per le decisioni che volesse adottare, copia della nota della Congregazione Municipale di Verona, datata 26 Febbraio, con la quale viene invitato a dichiarare tre volte alla settimana alla Congregazione i prezzi dei foraggi, nonché copia della propria risposta.
1855 Febbraio
Il Socio Antonio Cominzoni, ha ricevuto da un suo vecchio amico , il Conte Arrigo Custoza, Socio Corrispondente dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, tre piccole bottiglie. Una di esse contiene aceto di more e le altre vino di more. Cominzoni le invia al Segretario perpetuo Messedaglia, il quale con una postilla sul retro nomina una commissione formata dai Soci Spandri Sambenini e Carlotti per esaminare il contenuto delle bottiglie e farne rapporto.
1855 Febbraio
Lettera dell’Osservatore Agrario in risposta all’incarico datogli dalla Reggenza di rispondere alla richiesta dell’ I. R. Governo Veneto circa le piante utili coltivate nella provincia di Verona. La lettera accompagna un elenco e precisa che in detto elenco vi sono solo le piante “assolutamente coltivate”. Inoltre poiché molte piante sono coltivate per più di uno scopo ha ritenuto opportuno indicare tali motivi a margine dell’elenco.
1855 Febbraio
Bernardino Grigolati come Socio Depositario propone al Presidente dell’Accademia di effettuare uno scambio di Obbligazioni, e precisamente sostituire l’Obbligazione del Monte Lombardo Veneto N° 101990 con una di pari valore del Prestito Lombardo Veneto. Il vantaggio consisterebbe nell’essere quest’ultima non soggetta ad imposta e a differenza della prima permetterebbe di incassare il Capitale in qualsiasi momento.
1855 Febbraio
Bernardino Grigolati nella veste di Bibliotecario dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, scrive al Presidente dell’Accademia per informarlo che Luigi Boturi, redattore del Giornale di Agricoltura, Industria e Commercio, che viene stampato settimanalmente in Ferrara, invia una copia gratuita all’Accademia. Egli ritiene quindi che necessario scrivere una lettera di ringraziamento al signor Boturi, per la sua gentilezza.
1855 Febbraio
Bernardino Grigolati nella veste di Bibliotecario dell’Accademia scrive al Presidente dell’Accademia per proporgli di abbonarsi al giornale “Il Collettore dell’Adige”, di cui è redattore il Socio Professor Antonio Manganotti e il cui costo annuo è di £ 12. Sul retro una postilla di Messedaglia – Segretario perpetuo dell’Accademia – che accetta la proposta del Grigolati e ordina di pagare al Manganotti le 12 Lire.
1855 Gennaio
Il Socio Bertoncelli – Osservatore meteorologico – fa presente alla Reggenza dell’Accademia che anche la Congregazione Municipale di Verona ha richiesto un prospetto delle sue osservazioni del 1854, ma che esso è diverso da quello inviato dallo “Spedale ” e diverso da quello che viene redatto per l’Accademia. Riempire detti prospetti comporterebbe un lavoro lungo e faticoso, propone pertanto di inviare a tutte e due le istituzioni le osservazioni come redatte per l’Accademia, e gia in possesso di questa, lasciando loro di adeguare i dati.
1855 Febbraio
La lettera con la quale Arrigo Custoza, che si dichiara Socio Onorario e non Corrispondente, come afferma Cominzoni nella nota del 20 Febbraio 1855, trasmette al Cominzoni appunto le tre bottiglie di vino e di aceto di more di gelso, dopo aver elencato i propri interessi nel campo dell’agricoltura e aver cercato un prodotto che potesse sostituire il vino che manca a causa della malattia dell’uva.