Il socio Grigolati alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Arti e Commercio di Verona: si dice soddifatto che la Congregazione Municipale abbia dato riscontro alla nota accademica relativa ai fontanili di Santa Cristina e del Monastero in Parona; fornisce un “riscontro a tutela” della sua memoria, poi pubblicata, sui fontanili”; ricorda che la Congregazione Municipale riconobbe l’importanza del progetto Grigolati per Verona, città “mancante quasi totalmente di acqua, meno quella dei pozzi”; sottolinea la necessità di rilevazioni che consentano di sapere se l’acqua di Parona sia perenne; ricorda i diritti delle ditte investite di quelle acque; richiama gli interventi fatti a Fiume ed Udine per assicurare l’acqua ai cittadini; ricorda infine l’importanza del Rio Avesa per l’approvvigionamento idrico della città.
DocType: Lettera
1857 Maggio
Il socio (nome illeggibile) al Presidente dell’Accademia: informa che un libraio ha a disposizione i primi ventisette volumi degli Atti accademici, che venderebbe al prezzo di una lira austriaca cadauno, e propone che l’Accademia li acquisti, così da integrare la raccolta degli Atti per gli anni di cui è mancante. Sul verso si riporta la disposizione che si proceda all’acquisti dei ventisette volumi.
1857 Maggio
La Congregazione Municipale di Vicenza alla Reggenza dell’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: ringrazia per i sei esemplari degli Atti dell’Esposizione Provinciale Veronese e si congratula per l’esito fortunatissimo di essa.
1857 Maggio
Ottavio Cagnoli dichiara alla Reggenza dell’Accademia la propria delusione per la decisione contenuta nella lettera del 23 Aprile (che non è agli atti) nella quale evidentemente la Reggenza gli comunicava la non approvazione dell’indice ragionato delle Memorie Accademiche pubblicate nei tomi dal N° 23 al N° 30. Dopo aver sottolineato quale lavoro lento e noioso sia stato tale opera, afferma che si sarebbe aspettato un incontro con la commissione incaricata di valutare l’indice per chiarire eventuali dubbi o inesattezze, e non una semplice lettera di rifiuto.
1857 Aprile
Il Socio Abramo Massalongo si lamenta con la Reggenza dell’Accademia e con tutto il Corpo Accademico perché i rettili da lui donati all’Accademia insieme ad un suo scritto che èstato apprezzato al punto di meritare la stampa e una medaglia, sono stati abbandonati al punto di cominciare a rovinarsi. A questo scopo ne chiede la restituzione per impedire una ulteriore corruzione.
1857 Aprile
La ditta “Fratelli Dumolard di Luigi” concorda con una nota dell’Accademia circa un conto presentato, che l’Accademia ha rettificato in diminuzione. L’azienda suppone che l’errore sia dovuto agli eredi del Conte Scopoli che avevano detto che il costo di due dispense dell’Archivio Storico dovessero essere a carico dell’Accademia.
1857 Aprile
Il Socio Tonini, pur ringraziando la Reggenza, non accetta l’incarico di coadiuvare la Congregazione Municipale di Verona nel progetto e nella costruzione del nuovo macello in quanto gli manca il tempo.(vedi nota del giorno 11 Aprile c. m.)
1857 Aprile
La Congregazione Municipale di Verona concorda con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti nel prevedere la raccolta di resti degli animali nel nuovo macello.(vedi nota dell’11 Aprile)
1857 Aprile
Lettera del Socio Carlo Luigi Calza indirizzata alla Reggenza dell’Accademia che accompagna la specifica delle spese sostenute per l’Esposizione Agricolo-Industriale, nonché due note nelle quali sono elencati tutti gli oggetti di proprietà Accademica ed utilizzati evidentemente nella stessa Esposizione.
1857 Aprile
Lettera del Signor Giro all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, nella quale sono esposte alcune considerazioni dello scrivente sui dettagli della proposta da lui fatta sulla istituzione di una Scuola di Agricoltura, valutando anche i pareri dell’Accademia e della Delegazione Provinciale.