Il Direttore del Museo, Luigi Menegazzi chiede alla Reggenza dell’Accademia di incaricare qualche socio – propone Gaetano Perini – per aiutarlo a precedere alla disinfestazione degli uccelli (evidentemente quelli del Museo) essendo giunto il momento adatto. Sul retro postilla di Manganotti, Vice Segretario dell’Accademia, che dispone di incaricare il Cancelliere Perini di assistere il Direttore del Museo come da lui richiesto.
DocType: Lettera
1851 Novembre
Il Direttore del Museo Luigi Menegazzi informa il Presidente dell’Accademia che è riuscito a sistemare in alcune sale solo una parte del lascito Da Campo (vedi nota del 18 Luglio1851) e che risulta necessario trovare altre misure. Intanto chiede un incontro con la Reggenza dell’Accademia e il pagamento delle spese sostenute pari a £ 493,50.(La data é quella dell’archiviazione.)
1851 Luglio
Un meccanico di nome Giuseppe Perusin, invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, descrivendola, una cassa di ferro da lui costruita che deve servire da cassaforte. La cassa è in stile gotico con serrature apribili solo con chiavi apposite nascoste in compartimenti nascosti ed invisibili detti “segreti”.
1842 Settembre
Giuseppe Grimaldi rammenta alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona l’accordo sottoscritto presso la Congregazione Municipale in data 24 Agosto 1842, secondo il quale il costo dello spostamento della pubblica pesa sarebbe stato sopportato dal Grimaldi, ma che l’Accademia avrebbe anticipato le spese previa restituzione della somma del marzo 1843, con rete trimestrali di 25 Lire austriache. Lo scrivente presenta pertanto il conto delle spese ammontanti a Lire austriache 145,48.
1842 Agosto
Giacomo Bertoncelli – Accademico – con la sua lettera presenta, per il concorso triennale l’indaco indigeno tratto da una pianta dell’orto botanico, il cui nome è illeggibile.
1842 Agosto
Un certo Antonio Gaetano Bonomi di Verona scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per comunicare di aver inventato un metodo e una macchine per dolcificare l’acqua salata marina oltre a decomporre chimicamente tutti i liquidi “acquei, e spiritosi.” Supplica l’accademia di fare un esperimento con la sua macchina di cui allega il disegno allo scopo di concorrere al premio messo in palio dall’Accademia.
1842 Luglio
G.B.Messedaglia, nato a Verona e residente a Padova, avendo trovato il modo di solidificare le sostanze animali riducendole perfino alla durezza e consistenza delle pietre invia all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona una serie di pezzi di parti umane ed animali, che descrive minutamente, perché siano esposte nel museo e per concorrere al premio indetto dall’Accademia il 25 maggio 1842. (la data è quella dell’archiviazione).
1842 Luglio
Un certo Giovan Battista Maretto, “verniciante”, scrive alla Commissione della Camera delle belle Arti e Manifatture in Verona per mostrare le virtù di una nuova vernice da lui inventata avente caratteristiche di brillantezza e di durata tutta particolare. Allo scopo invia due tavole in abete di due piedi per quattro variamente verniciate. La lettera deve essere passata attraverso l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, che sul retro predispone la minuta di una lettera con la quale raccomanda alla Commissione sopradetta di esaminare con attenzione il campione inviato. Tale minuta non è firmata ne datata.
1842 Settembre
Le sorelle Rosa e Maddalena Giacobbe insieme alla sorella Lucia rappresentata dal Tutore Luigi Adami protestano con l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, in quanto conducendo esse in affitto la pubblica pesa in Bra e godendo dell’uso della casa annessa, essendo stata spostata la pesa in questione, si sono viste impedire l’ingresso in casa da lavori di scavo fatti dal comune. Pertanto implorano l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona di prendere quei saggi provvedimenti che permetta loro di continuare ad usare l’abitazione loro concessa.
1841 Dicembre
L’accademico Bernardino Grigolati e il socio corrispondente A. di Gianfilippi, illustrano all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona quanto è stato detto nel terzo congresso degli scienziati italiani tenuto a Firenze. La relazione viene letta all’assemblea dei soci il 6 Dicembre 1841