Pietro Maria Zanchi all’Accademia d’Agricoltura, Arti e Commercio di Verona: lo Zanchi, qualificandosi come proprietario e direttore del giornale “L’Indicatore Veronese”, in stampa da un anno, offre all’Accademia la possibilità di inserire in detto periodico i suoi Atti, processi verbali, sedute, ecc; assicura che detti testi, come da “intelligenza” da lui avuta con la Redazione della Gazzetta Ufficiale di Venezia, verranno poi pubblicati pure in quest’ultimo organo di stampa.
DocType: Lettera
1863 Marzo
Il Presidente ed il Segretario della Camera di Commercio e d’Industria di Verona alla Reggenza dell’Accademia d’Agricoltura, Comnmercio ed Arti di Verona: su invito della I.R. Luogotenenza trasmettono copia dell’Avviso 12 marzo a.c. riguardante una grande esposizione universale che si terrà a Vienna nel 1865.
1863 Marzo
Antonio Tonzig all’Accademia: offre un esemplare in tre volumi del suo Trattato di cui al n. 57, rammentando che l’opera è stata bene accolta dai dotti, encomiata dalle persone intelligenti e dai primari periodici italiani; chiede d’essere aggregato all’Accademia, cosa che considererebbe ricompensa per “le mie veglie, le mie fatiche ed i miei sacrifici per condurre a termine una sì ardua impresa”.
1863 Marzo
La Giunta Centrale del Consiglio Generale dell’Associazione Agraria Italiana al Presidenete dell’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: invia un’oncia e mezza di seme di baco da seta proveniente dalla Persia ed esportato dal commendatore Cerutti, come richiesto dall’Accademia in data 16 febbraio 1863; chiede d’essere informata sul risultato che verrà ottenuto.
1863 Marzo
Il Presidente ed il Segretario della Camera di Commercio e d’Industria di Verona all’Accademia d’Agricoltura, Arti e Commercio di Verona: trasmette una copia dell’opuscolo del bacologo dr. Carlo Orio di Torino contenente quanto da lui illustrato il 19 gennaio 1863 alla Società Agraria di Torino in merito alla malattia del baco da seta. Il dr. Orio ha introdotto il seme persiano e propone che anche qui, come in Persia, l’allevamento avvenga all’aria aperta.Trasmette pure copia d’una lettera con cui il dr. Orio invita gli “allevatori e capitalisti” veronesi ad associarsi ad una nuova spedizione per il seme del baco da seta sempre in Persia.Infine suggerisce che l’Accademia possa “prendere qualche caratura” nella Società che fa capo al dr. Orio.
1863 Marzo
Il dr. G.B. Panizzardi, segretario della R. Accademia d’Agricoltura di Torino, al Segretario dell’Accademia d’Agricoltura, Commmercio ed Arti di Verona: ringrazia per l’avvenuta sua nomina a socio corrispondente dell’Accademia veronese il 10 luglio 1862.
1863 Marzo
Quirino Bigi ai signori Accademici: dona alcuni esemplari d’una sua memoria pubblicata nella quale ha illustrato la vita e le opere del signore di Correggio Niccolò Postumo, gran guerriero e poeta del XV secolo.
1863 Marzo
Edoardo De Betta, direttore del Museo accademico, alla Presidenza dell’Accademia di Agricoltura, Arti e Commercio: intendendo eseguire alcuni acquisti di oggetti “storici naturali” per incrementare le raccolte museali, chiede che gli venga corrisposta la dotazione annua relativa al 1863 di fiorini 150.
1863 Febbraio
La Camera di Commercio e d’Industria di Verona all’Accademia di Agricoltura, Arti e Commercio: il Presidente Salomoni ed il Segretario Sagramoso informano che, dietro interessamento della Camera di Commercio di Vicenza, si stanno raccogliendo firme “per alcuni saggi di semi da bachi portati dalla Persia e dal Caucaso dalla Commissione Italiana che fece lo scorso anno il viaggio in quelle remote regioni”; considerato l’interesse che la cosa può avere per l’agricoltura, trasmettono all’Accademia n. 10 copie del relativo Programma, da diramare tra i soci].
1863 Febbraio
Don Antonio Masenello al dr. Giulio Camuzzoni presidente dell’Accademia: ringrazia per il volume sulla Meteorologia di Francesco Zantedeschi fattogli pervenire in omaggio tramite l’arciprete di San Bonifacio.